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Dal 17 al 19 gennaio, Cascia diventa il centro di celebrazione delle “Tradizioni Rurali”, tre giorni dedicati alla cultura, alla storia e alla convivialità legate al mondo dell’agricoltura e del pascolo. Un evento che unisce comunità, visitatori e appassionati nella riscoperta dei valori autentici della nostra terra.
La manifestazione, che si snoderà tra Piazza San Francesco, Largo Elemosina, Via del Santuario, Piazza Dante e Piazza Garibaldi coinvolgerà l’intero centro storico con appuntamenti imperdibili: dalla Festa di Sant’Antonio Abate ai Trattori in Piazza, fino alla XLVIII Rassegna Interregionale delle Pasquarelle. Un ricco programma fatto di fede, folklore, dimostrazioni di antichi mestieri, degustazioni di prodotti tipici e musica popolare.

Il programma

  • 17 gennaio: Tradizionale benedizione degli animali per la Festa di Sant’Antonio Abate, seguita da “Lu Stazzu”, un momento conviviale per celebrare i sapori contadini.
  • 18 gennaio: Protagonisti i trattori, con la sfilata e le dimostrazioni di abilità contadine, giochi e mercati, il tutto arricchito da esposizioni artigianali e gastronomia locale.
  • 19 gennaio: Le Pasquarelle, con canti e balli che rievocano antiche storie, culminano nel tradizionale ballo delle pupazze: un suggestivo spettacolo pirotecnico per grandi e piccini.

Le parole del sindaco Mario De Carolis: “Ogni anno con questa festa cerchiamo di trasmettere alle nuove generazioni il valore delle tradizioni rurali, un patrimonio che è parte integrante della nostra identità. La giornata di domenica culminerà con la 48esima edizione delle Pasquarelle, un’antica tradizione dei pastori che portavano in giro i loro canti storici per annunciare la prima Pasqua dell’anno che è l’Epifania. Di fatto i pasquarellari girano di casa in casa con questi canti popolari dal 1° al 6 gennaio, poi in occasione di Sant’Antonio vengono a riunirsi a Cascia da tutto il Centro Italia con questa grande festa che si rinnova con la rassegna di tutti i gruppi. Il sabato ci sarà la benedizione dei trattori sul Viale della Basilica, con una sfilata che richiama moltissimi partecipanti dalle zone limitrofe, mentre venerdì la Festa di Sant’Antonio Abate sarà arricchita dalla tradizionale asta delle agnelle benedette. I tre giorni di festa si concluderanno con uno spettacolo pirotecnico: il ballo delle pupazze”.

Uno sguardo al futuro

L’evento “Le Tradizioni Rurali” segna anche l’inizio di un biennio ricco di appuntamenti per Cascia, come spiega il sindaco: “Quelli appena trascorsi sono stati due anni di rilancio, durante i quali, insieme agli operatori turistici e religiosi del territorio, abbiamo avviato iniziative che hanno portato risultati importanti, con numeri di presenze molto incoraggianti. Guardiamo al futuro con entusiasmo, preparando un programma per il Giubileo e per il 2026, anno in cui ricorreranno gli 800 anni dalla morte di San Francesco ma anche i 400 anni dalla beatificazione della nostra Santa Rita. Questo evento sarà particolarmente significativo per noi e abbiamo in mente tante iniziative per le occasioni: tra le altre anche la riapertura della chiesa di San Francesco, la prima ad essere edificata in onore del Poverello dopo quella di Assisi e che era chiusa a seguito del sisma del 2016 e 2017. Ma ovviamente non mancheranno iniziative in occasione dei festeggiamenti ritiani e tanti altri eventi”.
“Le Tradizioni Rurali” saranno dunque il punto di partenza di un biennio straordinario, che saprà attrarre turisti, pellegrini e visitatori, invitandoli a riscoprire i luoghi di Santa Rita, la Santa dei miracoli impossibili.