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“Il disavanzo in sanità non è di 90 milioni di euro ma il bilancio sanitario è in sostanziale equilibrio. Lo dice la stessa società Kpmg. Nella conferenza stampa di ieri è stato detto il falso sapendo di dirlo. Per questo chiediamo le dimissioni della Giunta”. È quanto emerso dalle parole del portavoce delle opposizioni, Donatella Tesei, nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Cesaroni alla presenza di tutti i consiglieri regionali di minoranza in Assemblea legislativa Paola Agabiti, Eleonora Pace, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) Enrico Melasecche (Lega Umbria), Nilo Arcudi (Umbria Civica Tesei Presidente).

“Kpmg, società privata incaricata con soldi pubblici dalla Giunta, dice chiaramente nel suo report  – ha spiegato Tesei – che al risultato economico negativo per il 2024 di 90 milioni di euro vanno sottratti 23 milioni di euro di payback farmaceutico e 33 milioni di euro di premialità già accantonate. Quindi il disavanzo sarebbe di 34 milioni di euro. Ma se si considera anche il payback dispositivi medici, che per l’Umbria vale 48 milioni di euro, l’equilibrio di bilancio sanitario per il 2024 si potrebbe tranquillamente raggiungere e anzi si potrebbe chiudere addirittura in attivo di 14 milioni di euro. E questi dati li fornisce il report di Kpmg. Quindi ieri nella conferenza stampa della Giunta sono state usate solo alcune pagine di questo report, omettendone altre. Avevano questi numeri e non li hanno voluti dare: è stato detto il falso sapendo di dirlo. Questa manovra ‘lacrime e sangue’ annunciata dalla presidente Proietti poggia su presupposti falsi. Non c’è il rischio commissariamento e nemmeno quello del piano di rientro, che viene prima, né tanto meno c’è bisogno di una manovra fiscale di 322 milioni”.

“Oggi pomeriggio – ha annunciato Tesei – andremo tutti insieme dal Prefetto di Perugia per mettere in fila questi comportamenti sbagliati. Chiederemo al prefetto di vigilare e di metterci nelle condizioni di poter esercitare il nostro dovere di vigilanza. Noi abbiamo chiesto reiteratamente, prima in Commissione e poi in Consiglio, di fornirci questa documentazione e non c’è stata data. Non solo: la presidente Proietti si è anche rifiutata di riferire durante l’ultima seduta dell’Assemblea legislativa. Questo non ci consente di svolgere il compito di consiglieri regionali di minoranza che ci è stato assegnato dagli umbri. Per questo abbiamo occupato l’Aula di Palazzo Cesaroni. Serve dire la verità, quella vera. Senza dimenticare che siamo ancora in attesa della risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti sull’iter di assegnazione a questa società privata”.

“L’unico modo per salvare l’Umbria – conclude Tesei – è far dimettere questa Giunta, perché ha detto il falso sapendo di dirlo. C’è un problema di affidabilità. Se con spregiudicatezza e consapevolezza si omettono pagine che dicono che non sono veri i presupposti di questa manovra, che sarà tragica per l’Umbra, allora questo è estremamente grave. Significa che si è in malafede e le istituzioni pubbliche non se lo possono permettere. Ieri si è addirittura provato a scaricare le responsabilità sui dipendenti. Continueremo con la nostra battaglia perché noi abbiamo sempre rispettato le regole e noi abbiamo solo un interesse: quello dei cittadini umbri. Siamo al fianco della nostra amata Umbria e oggi assistere a questo sfacelo ci fa male. Attenzione perché il rischio è molto alto”.

 

“Peggio degli incapaci, solo i bugiardi. Aumento tasse poggia su bugie, bilancio sanitario 2024 in equilibrio”. Nota dei consiglieri di opposizione Tesei, Melasecche (Lega), Agabiti, Pace, Giambartolomei (FDI), Romizi, Pernazza (FI), Arcudi (TP-UC)

“Peggio degli incapaci ci sono solo i bugiardi, e questa maggioranza, dati alla mano, sta bombardando gli umbri con menzogne solo per giustificare un vertiginoso aumento delle tasse che colpirà gravemente cittadini e imprese e che non ha alcuna motivazione reale, se non la volontà della Giunta di accantonare un tesoretto che non sarà però vincolato alla sanità, ma che verrà investito per tutt’altre finalità, ovvero trasporto pubblico, diritto allo studio, ambiente e altro”: lo affermano, in una nota congiunta, tutti i consiglieri di opposizione dell’Assemblea legislativa (Tesei, Melasecche-Lega, Agabiti, Pace, Giambartolomei-FDI, Romizi, Pernazza-FI, Arcudi-TP-UC), a margine della conferenza stampa tenutasi stamani a Palazzo Cesaroni.

“È stata votata dalla maggioranza in Commissione – spiegano – una manovra finanziaria folle, senza alcuna documentazione a supporto, sostenuta solo mediaticamente da una relazione del soggetto privato incaricato, costato agli umbri 165 mila euro, che in sede di conferenza stampa è stata illustrata dalla presidente Proietti in maniera del tutto parziale, dato che alcune parti, quelle che di fatto smentiscono la correttezza del modus operandi di questa amministrazione regionale, sono state volutamente omesse. È vergognoso che, nonostante le reiterate richieste che abbiamo avanzato di avere il report a disposizione del Consiglio Regionale, ci sia stato puntualmente negato e che questo sia stato consegnato alla stampa omettendo però passaggi fondamentali, come quello nel quale KPMG attesta che il deficit di bilancio sostenuto dalla maggioranza pari a oltre 240 milioni, non esiste, e si riduce a soli 34 milioni. In questi giorni abbiamo visionato e studiato documenti ufficiali redatti non da soggetti privati di parte terza, ma dal Ministero dell’Economia, dai quali si evince che, tenendo conto del payback farmaceutico di circa 28 milioni, del payback presidi sanitari che, in base alle stime dovrebbe attestarsi per il 2024 intorno ai 48 milioni, e altre partite già certe, il bilancio sanitario della Regione Umbria potrebbe chiudere tranquillamente in attivo per 14 milioni. Chi amministra ha l’obbligo di verità e trasparenza e non può né deve permettersi di generare falsi allarmismi nei cittadini come stanno vergognosamente facendo a sinistra, dato che parlano di un presunto commissariamento della sanità che non esiste. Invece di attivarsi per reperire fondi come noi abbiamo sempre fatto negli anni in cui abbiamo governato la Regione Umbria, senza mai aumentare le tasse di un centesimo, l’attuale Giunta dà prova di totale incapacità amministrativa e sceglie di schiacciare gli umbri sotto il peso di tasse insostenibili che porteranno l’Umbria, tra le regioni più piccole d’Italia, ad avere una delle tassazioni più elevate del Paese. Mentre ostentano coraggio non fanno altro che dimostrare assenza totale di onestà intellettuale nell’ammettere la loro inadeguatezza a governare”.

“Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità – concludono – per evitare che gli umbri paghino il prezzo della loro incapacità: la maggioranza ha scelto la strada più semplice, quella di alzare le imposte per fare cassa, ma rischiano di compromettere il futuro di migliaia di famiglie e imprese. Non glielo consentiremo”.

Manovra, i gruppi di maggioranza: “La minoranza mistifica la realtà sull’eredità lasciata agli umbri”

“La minoranza in Assemblea Legislativa protesta contro se stessa.
La giunta Tesei ha lasciato a noi umbri un’eredità pesante, un deficit di 90 milioni e oggi si permette di mistificare la realtà addirittura parlando di un avanzo di 14 milioni. Poi parla di manovra fiscale di 322 milioni senza avere l’onestà intellettuale di dire che si tratta di un numero spalmato in un arco temporale più ampio”. Così in una nota i gruppi di maggioranza Pd, M5S, Avs, Umbria Domani.

“La realtà – spiegano i gruppi – è  che la proposta di manovra fiscale è di 90 milioni e siamo al lavoro nei tavoli di confronto aperti per provare ad abbassarne l’entità. Che i conti non fossero a posto, che il disavanzo delle 4 aziende sanitarie regionali già nel 2022 era già noto, come ha affermato chiaramente dall’assessore Coletto, lo sapevano anche i sassi. Precisiamo che la nostra maggioranza di governo si sta concentrando nel sanare il disavanzo strutturale dell’annualità 2024 lasciato dalla giunta Tesei, che oggi potesta per una manovra fiscale di cui è causa. La necessità è quella di trovare fondi strutturali e non straordinari e occasionali, che non risolverebbero il problema alla radice, tenuto conto che il bilancio della Regione é un bilancio asfittico e ingessato che non riesce a garantire più servizi, e che vedrebbe come unica soluzione, in assenza di una manovra fiscale, quella della chiusura degli ospedali, come già proposta dall’ex Assessore alla sanità Coletto”.

“Il tiro delle opposizioni continua a fare il male degli umbri – proseguono i gruppi di maggioranza  – mentre in realtà ci vorrebbe solo senso di responsabilità nell’affrontare le difficoltà finanziarie in cui hanno lasciato la Regione. Per quanto riguarda la società terza che ha controllato i conti degli uffici basta rileggere la delibera del 26 febbraio scorso e non fare confusione. Sulla procedura di commissariamento ad acta, che scatterebbe senza una manovra fiscale, è la normativa che obbligherebbe la Regione a reperire risorse dal proprio bilancio (che non ci sono), pena la diffida del Governo e l’innalzamento al massimo di tutte le aliquote fiscali dal 1 giugno 2025 su tutte le fasce di reddito”.