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“Sindaco Bandecchi, restituisca alla città di Terni la fascia tricolore che ha oltraggiato in modo intollerabile. Non è degno di indossarla né di essere chiamato sindaco chi pubblica sui propri profili social la foto di una donna seminuda e scrive “Ventottenne – Il Manifesto che a Ventotene non avrebbero mai potuto scrivere per mancanza di capacità e allegria cerebrale. Erano Comunisti, dittatura, alcol, e spie sul territorio per rompere i coglioni. Fratellanza con URSS, Unione Sovietica (sparita)”

La città di Terni non può sopportare oltre tali offese. Lei, sindaco Bandecchi, oltre a non conoscere la storia, insulta una nazione intera. Ho provato vergogna quando ho letto le sue parole e pretendo che chieda scusa non solo a noi cittadini ternani, ma a tutti i cittadini italiani ed europei che credono nel manifesto di Ventotene e riconoscono in esso una pietra miliare della nostra Europa. Il sogno della pace che per tanti popoli anche a noi vicini è ancora lontano, quella pace che tanti popoli cercano, è una conquista straordinaria frutto di quel pensiero che lei oggi ha dileggiato e offeso.

Le ricordo le parole del presidente Mattarella, che durante la sua visita a Ventotene depose un fiore sulla tomba di Spinelli e che nel 2021 disse: “Bisogna pensare al contesto in cui nasce il manifesto, per rendersi conto di cosa intendono dire a noi ancora – oltre che ai loro contemporanei – Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni. Chiedendo a tutti quanti, esortando tutti quanti, a vigilare in difesa della democrazia contro le derive che mettono in pericolo la libertà.”

Additando come spie e persone dedite all’alcool gli eroi dell’Europa ne offende la memoria e disconosce la storia. Storia che, in quanto sindaco ancor più che come cittadino, dovrebbe onorare e rispettare. Chieda scusa e meglio ancora si dimetta, dopo questo ennesimo fatto grave e oltraggioso di cui si è reso autore e dopo il sistematico oscuramento o, peggio ancora, pubblico travisamento delle regole e principi democratici.

Per non parlare della volgarità del manifesto, del “suo “ manifesto, un’immagine sessista che insulta le donne, le denigra, le trasforma in oggetti. Noi tutti cittadini, uomini e donne, pretendiamo rispetto, sindaco Bandecchi: la smetta di cercare pubblicità con le sue improvvide uscite, questa volta ha passato il segno. Chieda scusa alla città di Terni, chieda scusa all’Italia intera, chieda scusa alle donne e per favore si ritiri in un dignitoso silenzio. La misura è colma, basta così.”

Maria Grazia Proietti, cittadina italiana ed europea