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Presentato ieri mattina, nel corso della seduta del Consiglio comunale, un atto di indirizzo a firma Pd relativo alle condizioni del carcere di Terni.
L’atto muove dalla considerazione che si tratta di una tra le più importanti strutture penitenziarie del centro Italia, sia dal punto di vista della specificità dell’utenza detenuta sia per le sue dimensioni, con una capienza massima di 422 detenuti. Si sottolinea il problema del sovraffollamento con il 30% di posti occupati oltre la soglia consentita e una serie di criticità relative alla gestione ordinaria dei servizi, alla fruibilità degli spazi, a questioni sanitarie, sociali.
Altre difficoltà, che accomunano il carcere di Terni alle strutture di Perugia, Spoleto ed Orvieto, sono legate alla carenza di agenti di polizia penitenziaria, ma anche di personale medico e sanitario.

Rispetto a tali criticità si evidenzia l’impegno della Regione dell’Umbria  a finanziare progetti di inclusione e di formazione per i detenuti e ad attivare la “Cabina di regia regionale per le persone in esecuzione penale”, per promuovere il dialogo tra le istituzioni locali e quelle centrali, con l’obiettivo di garantire un miglioramento delle condizioni all’interno del carcere e di ridurre i rischi legati al sovraffollamento e alla carenza di personale.

L’atto pertanto impegna il sindaco e la giunta a partecipare attivamente alle iniziative poste in essere dalla Regione ed ad avviare in parallelo e con estrema urgenza una opportuna attività di: corrispondenza, interrogazione, verifica e controllo con il Ministero della Giustizia, con la Prefettura di Terni, con il Tribunale, con la Procura e con la Questura, affinchè  la Città di Terni sia informata di quanto accade, di quali siano le possibilità di intervento e di quali siano le prospettive relative alla gestione del carcere di Sabbione.