“Una interpretazione dell’Agenzia delle Entrate rischia di mettere in difficoltà le imprese che hanno subito danni economici dal sisma del 2016 e che potrebbero trovarsi tassati i contributi ricevuti. Per questo chiediamo un intervento della Giunta regionale affinché possa essere sanata questa situazione, promuovendo anche una normativa che chiarisca tale questione”. Così il capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa, Cristian Betti, primo firmatario della prima mozione della legislatura, sottoscritta da tutti i consiglieri di maggioranza, per chiedere “un intervento formale presso Governo e ministero dell’Economia”.
“I contributi emergenziali elargiti dalle imprese colpite dal sisma del 2016 – spiega Betti – ricevuti per l’esonero dai contributi previdenziali e assistenziali, non possono essere considerati sopravvenienze attive ma devono essere trattati come aiuti straordinari, destinati esclusivamente alla compensazione dei danni economici causati dal sisma. L’Umbria risulterebbe particolarmente colpita da questa interpretazione. Di certo la nostra regione è stata messa alla prova dagli eventi sismici del 2016 ed è riuscita a ricevere contributi ed indennizzi, per i quali è sempre stata prevista la specificità della non cumulabilità con il reddito e quindi l’esenzione dalla tassazione. Tale specificità è venuta meno in una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate, nella quale si specificava che tali somme, se utilizzate per la compensazione degli oneri previdenziali e assistenziali, erano soggette a tassazione”.
“I contributi – continua Betti – dovrebbero garantire una ripresa economica delle imprese dei territori colpiti dal sisma. Imporre la tassazione significa sottrarre risorse vitali per la ripresa delle imprese e compromettere la capacità di questi soggetti di superare la crisi. La posizione dell’Agenzia delle Entrate, quindi, contrasta con la finalità prevista dalle agevolazioni che servivano alle imprese per restare operative su un territorio difficile. Da qui la necessità che il Governo si faccia carico del problema, anche promuovendo una modifica normativa per esplicitare che i contributi utilizzati per il pagamento degli oneri previdenziali e assistenziali non debbano essere trattati come componenti straordinari di reddito, al fine di evitare che le imprese vengano penalizzate. Sarà nostra premura – conclude il capogruppo Pd – promuovere e agevolare tutti gli strumenti necessari per monitorare l’impatto delle agevolazioni fiscali e contributive sulle imprese umbre, identificando barriere burocratiche da abbattere anche con la sinergia e la collaborazione delle associazioni di categoria”.