Con 19 voti a favore e 12 astenuti, il consiglio comunale di Terni ha oggi approvato il nuovo regolamento dell’attività tributaria. L’atto è stato illustrato dall’assessore al Bilancio Michela Bordoni.
Le modifiche e le integrazioni si sono rese necessarie per adeguare l’atto alle disposizioni dei decreti delegati di attuazione della riforma fiscale del 2023, della recente revisione dello statuto dei diritti del contribuenti, e delle previsioni del Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza.
In particolare, il Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza pone come obiettivo la realizzazione della riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali allo scopo di consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare le capacità imprenditoriali di coloro che vanno incontro alle procedure di fallimento di impresa. Ciò implica per il Comune la necessità di disciplinare questi aspetti prevedendo, da regolamento, la possibilità per l’Ente di aderire a proposte di accordi di ristrutturazione del debito laddove lo stesso consenta una soddisfazione del Comune di Terni migliore rispetto all’alternativa liquidatoria fallimentare che potrebbe determinare in alcuni casi la perdita anche integrale dei propri crediti e, inoltre, rispettando le esigenze dei piccoli imprenditori o contribuenti in situazioni di difficoltà economica.
Nello specifico le principali modifiche riguardano:
- la disciplina del contraddittorio preventivo previsto dall’articolo 6-bis della legge n. 212/2000 mediante l’individuazione delle modalità partecipative, di accesso agli atti, nonché dei provvedimenti esclusi dal contraddittorio (art. 11);
- il rafforzamento della motivazione relativa agli atti di accertamento (art. 16);
- la disciplina dell’invalidità degli atti in attuazione delle indicazioni contenute nello statuto dei diritti del contribuente (artt. 17 e 18);
- la nuova autotutela obbligatoria e facoltativa con le indicazioni di principio relative all’esercizio dell’autotutela facoltativa e conseguente abrogazione della precedente disciplina (artt. 21 e 22);
- l’esplicazione del divieto di bis in idem applicato alla fiscalità locale dei comuni (art. 19);
- il principio di proporzionalità dell’azione amministrativa tributaria (art. 20);
- la disciplina del diritto di interpello a seguito della riorganizzazione normativa contenuta nel d.lgs n. 219/2023 (artt. 28, 29 e 30);
- la rettifica della disciplina del sistema sanzionatorio alla luce delle intervenute modifiche normative (art. 38).