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“L’Umbria rischia l’ampliamento delle discariche sul proprio territorio dopo che l’Auri ha convocato un consiglio direttivo urgente per votare la sospensione della procedura prevista dall’attuale Piano per la gestione del ciclo dei rifiuti: così, con la nuova Giunta regionale che non si è ancora insediata, i cittadini rischiano di dover tornare indietro nel tempo”. Lo afferma Eleonora Pace, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, commentando “gli ultimi eventi che riguardano l’Autorità umbra rifiuti e idrico (Auri) e in particolare il territorio di Orvieto”.

“Come ha giustamente denunciato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, Auri nelle scorse ore – spiega Pace – ha convocato un consiglio direttivo urgente per votare la sospensione della procedura per la realizzazione del termovalorizzatore. Il tutto senza che la nuova Giunta di centrosinistra sia ancora in carica: ciò significa che in assenza di soluzioni alternative concrete sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, l’unica soluzione sarà l’ampliamento delle discariche in Umbria. L’opposto, in sostanza, del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti adottato dalla Giunta Tesei e sostenuto da Fratelli d’Italia, che prevede la chiusura del ciclo attraverso un impianto di trattamento e recupero energetico, superando proprio il ricorso all’utilizzo delle discariche e rendendole residuali, come previsto anche dalle normative europee”.

“Sul tema dei rifiuti quindi – conclude Eleonora Pace – la nuova Giunta già promette di dare il peggio di sé, ossia di voler far tornare l’Umbria indietro nel tempo per dare soddisfazione magari a una parte del ‘campo larghissimo’. A dimostrazione dell’imbarazzo della situazione, il fatto che l’opposizione in Consiglio comunale a Orvieto, composta da Pd e Proposta civica, abbia abbandonato l’aula al momento di esprimersi su quanto richiesto dal sindaco Tardani, ossia di avere dal Consiglio il mandato a chiedere il rinvio di ogni decisione in attesa della pronuncia del nuovo governo regionale e di votare contro la sospensione del procedimento, già avviato a luglio 2024. Atto poi approvato all’unanimità dei presenti in Consiglio: peccato che Pd e Proposta civica fossero assenti”.