Riteniamo a dir poco inopportuna la presenza di figure apicali della Direzione salute e welfare regionale alla cena elettorale di un candidato di Fratelli d’Italia. Le strutture della sanità regionale non possono e non devono scendere nell’agone politico a sostegno di un partito o dell’altro, tanto meno a fianco di un singolo candidato consigliere. Non volevamo credere ai nostri occhi, ma a seguito di una segnalazione abbiamo potuto constatare, direttamente dal profilo dello stesso candidato, dalla storia Instagram ancora visibile, che era tutto vero. Mentre sul palco c’erano tutti i big del partito, tale presenza non poteva certo passare inosservata. Dopo l’occultazione di Coletto, avvenuta durante questa campagna elettorale, fatto sparire dai palchi, dalle immagini e da ogni menzione nello stile dei migliori regimi totalitari, oggi riusciamo a comprendere molte cose sulle responsabilità di Fratelli d’Italia nella gestione della sanità regionale. Rivengono in mente le vicende del mancato assessorato alla presidente Eleonora Pace e come il partito abbia sempre cercato di rimanere in secondo piano sulla gestione della sanità in cui invece era stato sempre protagonista. Fosse stata necessaria una conferma l’abbiamo avuta: la prima causa dello sfacelo in cui versa “la sanità migliore d’Italia” (come l’ha definita la Tesei) è la sovrapposizione tra le logiche politiche e sanitarie. I partiti devono tirare fuori le loro mani dalla sanità, al centro di ogni scelta deve esserci il merito e non l’appartenenza politica. Questo sarà il punto imprescindibile dell’azione politica del Movimento 5 Stelle al governo della regione con Stefania Proietti.
Thomas De Luca coordinatore regionale Movimento 5 Stelle Umbria
Sanità, Bori (Pd): “Dirigenti apicali della Direzione Welfare della Regione a cene elettorali di Fdi, ecco chi era il vero assessore ombra”
Perugia, 8 novembre 2024 – “I dirigenti apicali della Direzione Salute della Regione alle cene elettorali di Fratelli sono uno spettacolo indegno per chi predica la necessità di non speculare su un settore, che rappresenta la gran parte del bilancio regionale e che la destra, in Umbria come in Italia, ha ridotto a brandelli. L’arroganza di mostrare tutto ciò sui social è sintomo poi di protervia e incoscienza, nella presunta consapevolezza che al potere si possa perdonare tutto. Ecco quindi che non esiste “la sanità migliore d’Italia”, come testimoniano i dati e i racconti dei cittadini, ma la più politicizzata. E’ ora che la sanità torni in mano a dirigenti competenti, mettendo la parola fine all’amichettismo della destra umbra. E Fdi può finalmente togliersi la maschera di gestori ombra della sanità umbra, nella totale inconsistenza dell’assessore regionale Coletto”.
Così in una nota Tommaso Bori, segretario regionale Pd e candidato nella lista del Partito democratico alle Regionali