Presenti anche gli attivisti del Comitato in difesa del nosocomio (i cui cartelli dicevano che “i cittadini della Media Valle del Tevere non accetteranno più di essere ‘deportati’ a Branca o a Città di Castello”), e il Comitato ‘Non Bruciamo il futuro’ contrario all’inceneritore.
«Oggi siamo in tantissimi – ha dichiarato la candidata Prsidente, Proietti – per dire a gran voce che noi non vogliamo la sanità privata, come promesso e realizzato in questi 5 anni dal centrodestra, ma una sanità pubblica e universalistica, che è un diritto irrinunciabile sancito dalla Costituzione.
La presenza di così tante persone davanti a un ospedale che fino al Covid era considerato un fiore all’occhiello della nostra sanità, ci indica che è questa la strada da seguire per risollevare la nostra regione.
E’ il momento di dire basta: la salute non può essere considerata una merce, dobbiamo rimettere le persone al centro».
Al termine del suo intervento, Proietti ha strappato la parte del programma presentato 5 anni fa dal centrodestra in cui si definiva “strategico potenziare il tasso di coinvolgimento del privato”.
«Con il voto del 17 e18 novembre cambieremo tutto e faremo in modo che siano i medici, il personale sanitario e gli infermieri ad indicarci come intervenire per risollevare la sanità umbra. Riportiamo il destino degli umbri nelle mani degli umbri».