Dalla carne alla brace ai caminetti delle pizzerie, adesso il nuovo capro espiatorio per l’aria inquinata di Terni sono le sabbie del Sahara. Avevamo già sentito qualcosa di simile da parte di ARPA Umbria; ora le stesse cose le ripetono a pappagallo anche certi politici. L’ordinanza di revoca delle limitazioni al traffico veicolare appena decisa dal Comune di Terni è il simbolo del negazionismo ambientale tipico di questi anni della giunta Tesei, linea che Bandecchi ha comodamente sposato. Tanto lui mica vive qui. E pensare che lo scorso anno lo stesso sindaco Bandecchi diceva che l’inquinamento dell’aria era tutta colpa di AST, tanto che aveva firmato le ordinanze di limitazione del traffico “con estremo disappunto” solo per evitare le sanzioni legate alla procedura infrazione aperta per i superamenti di PM10. E le aveva firmate anche per non perdere i finanziamenti nazionali ed europei, tra cui l’accesso ai fondi strutturali. Ora Bandecchi come avrà giustificato la nuova giravolta? Del resto ormai tutto pare superato: non sarà più necessario preoccuparsi delle emissioni dell’Acciaieria, né degli effetti dell’inceneritore, tantomeno delle polveri sottili emesse dai veicoli. Il solo vero parametro è la sabbia del Sahara: d’altronde Bandecchi aveva detto che avrebbe trasformato Terni in Dubai. A questo punto, visto che già abbiamo la velenosa mega discarica industriale di scorie e fanghi Arvedi AST, ulteriormente ampliata da Bandecchi, e visto che ogni giorno fondiamo tonnellate e tonnellate di rottami, metalli pesanti e altro, con nichel a volontà ed enormi conseguenze per la salute di tutti, perché non rendere Terni anche il cuore dell’incenerimento della mondezza di tutta l’Umbria, così come prevede di fare la Tesei? Come Movimento 5 Stelle al governo della regione impediremo questa continua svendita della Conca a prezzo di saldo.
Valentina Pococacio e Luca Simonetti candidati al consiglio regionale con il Movimento 5 Stelle per Stefania Proietti presidente