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“La formazione professionale nella Regione Umbria sta affrontando difficoltà crescenti che richiedono un intervento tempestivo e deciso. L’attuale programmazione, essenziale per disoccupati, inoccupati e per chi necessita di un aggiornamento delle proprie competenze, non sembra rispondere adeguatamente alle sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione”. Queste le parole di Matteo Severini, candidato per le elezioni regionali in Umbria con il Movimento 5 Stelle per Stefania Proietti presidente.

Severini spiega: “Per chi intende accedere ai percorsi formativi regionali, il primo ostacolo sia il Catalogo Unico Regionale Apprendimenti, che dovrebbe rappresentare uno strumento chiaro e aggiornato. Tuttavia vi si riscontrano frequenti ritardi e corsi non più disponibili o ancora in attesa di essere attivati, con aggiornamenti fermi al 2023. Questo quadro dimostra la necessità di una gestione più efficiente e puntuale, capace di offrire opportunità concrete ai cittadini e alle imprese”.

“L’assenza di una pianificazione organica e lungimirante nel settore formativo – continua Severini – sta generando un crescente disallineamento tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle effettivamente offerte. La recente eliminazione dei voucher per la formazione ha ulteriormente ridotto le possibilità di aggiornamento professionale per molti cittadini, privandoli di uno strumento importante per lo sviluppo delle loro competenze. Le misure d’intervento sulle imprese promosse dall’assessore Fioroni in estate, il noto “All In” da 120 miliioni di bandi per le micro, piccole e medie imprese, promette un incentivo alla formazione, ma ancora nei bandi pubblicati non ce n’è traccia”.

Infine Severini sottolinea l’importanza di investire nella sostenibilità: “In un momento storico in cui l’economia circolare, l’efficientamento energetico e la riduzione dell’impatto ambientale sono priorità, è fondamentale che la Regione Umbria metta in atto strategie formative adeguate. Se le regioni limitrofe già da tempo investono in ricerca e formazione su questo settore, imbarazza vedere nell’ “All in” solo 2 dei 120 milioni stanziati, e una scarsa presenza di corsi per l’efficientamento energetico, l’economia circolare e la decarbonizzazione nel Catalogo Regionale degli Apprendimenti. Secondo Confartigianato Imprese, la nostra regione registra una carenza significativa di lavoratori qualificati in questi settori. È quindi essenziale che la formazione diventi un vero motore di sviluppo sostenibile per l’Umbria, allineandosi alle sfide del futuro”.

“L’Umbria ha bisogno di un piano formativo che guardi al domani con una visione chiara e ambiziosa, per garantire ai cittadini opportunità di crescita e preparare il nostro territorio alle sfide dell’innovazione e della sostenibilità” conclude Severini.