La presidente Tesei che ci invita a studiare prima di parlare di inceneritore, vorrebbe forse insegnarci ad applicare il modello di gestione finanziaria del Comune di Montefalco al ciclo dei rifiuti? Sembrerebbe davvero di sì a giudicare dal piano finanziario a dir poco imbarazzante su cui si basa l’intero piano. Un inceneritore i cui costi sono stati quantificati sulla base di un documento di ben 15 anni fa e che in realtà sono quasi il doppio. Da 130 ad oltre 200 milioni di euro, debiti che affosserebbero tutti i bilanci comunali della regione per almeno 30 anni. Forse sarebbe il caso di ricordarle che mentre Stefania Proietti veniva designata a rappresentare il nostro paese all’interno dell’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change, e partecipava come relatore scientifico alle varie Conferenze sul clima, lei, da sindaca del Comune di Montefalco, raggiungeva l’incredibile traguardo del 35% di raccolta differenziata. Chi dovrebbe studiare di più, ci dicono i fatti, è lei e la sua giunta che tra le altre hanno spinto per oltre 5 anni sulla soluzione di un project financing per l’ospedale di Terni che i suoi stessi tecnici hanno sonoramente bocciato. Da che pulpito.
Thomas De Luca – Coordinatore regionale Movimento 5 Stelle