“Indietro non si torna. Siamo la garanzia che non ci sarà alcun percorso di restaurazione dopo cinque anni di disastroso governo della destra”. Così il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Umbria, Thomas De Luca, alla conferenza stampa nella Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni sulle prossime elezioni regionali.
“Il Patto Avanti – ha detto De Luca – rappresenta un rinnovamento generazionale, un’alleanza con la parte migliore delle forze politiche che insieme a noi hanno costruito questo percorso. Siamo orgogliosi di aver messo al centro ciò che serve agli umbri e non le poltrone di qualcuno. Lo abbiamo fatto senza barattare i nostri valori, facendoli anzi diventare patrimonio comune del centrosinistra. Stefania Proietti rappresenta la sintesi tra una pluralità di anime ed identità politiche in un nuovo paradigma di gestione della cosa pubblica. L’unico elemento di novità nell’attuale panorama politico è il M5S, l’unica forza politica che in Umbria non ha mai governato. Dare forza al M5S vuol dire avere la garanzia che indietro non si torna. La garanzia che in Umbria non ci sarà una restaurazione del passato.
Non possiamo permetterci di ignorare la realtà – ha proseguito il coordinatore del M5S Umbria – la legge elettorale per le elezioni regionali non prevede ballottaggi: vincerà chi otterrà anche un solo voto in più. Ci sono decisioni già prese che, se la Tesei dovesse vincere, diventeranno immediatamente realtà. Una su tutte, il piano dei rifiuti, il ritorno all’incenerimento. Senza dimenticare lo smantellamento della sanità pubblica, e tante altre. Questo non è il momento di essere egoisti o di concentrarsi su qualche punto percentuale in più utile solo a riconfermare al governo le destre peggiori di sempre. La diga sta per crollare, e rischiamo di vedere spazzati via anni di battaglie. È il momento del coraggio, della generosità e della chiarezza. Ci presentiamo all’interno di un fronte ampio per fermare la catastrofe: ambiente, sanità e scelte già prese che possiamo bloccare solo con una vittoria. Abbiamo aderito al Patto Avanti senza barattare nessuno dei nostri valori, ma rendendo le nostre battaglie un patrimonio comune. Non siamo ingenui, non ci sono altre strade. Dobbiamo avere fiducia in quello che siamo e nei nostri mezzi. L’unico modo che gli umbri hanno per garantirsi che non si torni al passato è votare in massa il Movimento 5 Stelle e renderlo decisivo.
Non si torna indietro agli ospedali da campo, allo smantellamento degli ospedali, all’ampliamento delle discariche per un milione di metri cubi, non si torna ai regali fatti alle multinazionali dell’idroelettrico, non si torna al negazionismo ambientale, non si torna alle privatizzazioni scellerate. Non si torna indietro però neanche a come funzionavano le cose nel passato. Ci sono scelte già fatte che in caso di una vittoria del centrodestra un minuto dopo sarebbero attuate: nuovo inceneritore, smantellamento del sistema sanitario, ripristino dei vitalizi e dei privilegi, miliardi buttati per realizzare la media Etruria, Trasporto pubblico locale.
Chi vince governa. E chi governa decide. Decide di chiudere un ospedale. Decide se puoi avere il diritto di curarti o se devi pagare per farlo. Decide di entrare nella tua sfera privata e condizionare la tua vita. Decide che tu debba vivere accanto ad un inceneritore mentre per mettere un pannello fotovoltaico sul tetto di casa bisogna chiedere l’autorizzazione anche al Presidente della Repubblica. Decide se hai diritto a muoverti, studiare, lavorare, divertirti, fare impresa, costruire un progetto di vita e una famiglia oppure emigrare ed andartene da questa regione. Se il Movimento 5 Stelle avesse deciso di affrontare in solitaria queste elezioni, sarebbe stato il più grande regalo verso chi vuole mettere le mani sulla regione e verso quei comitati d’affari che vorrebbero farla a pezzi” ha concluso De Luca.
Presente alla conferenza stampa anche l’onorevole Emma Pavanelli che ha dichiarato: “L’Umbria ha grandi criticità: il maggior numero di pensionati rispetto ai lavoratori, giovani e non solo che lasciano la regione, uno dei PIL più bassi del paese, gli stipendi più bassi del centro italia. Se entra in vigore l’autonomia differenziata il futuro dei cittadini umbri sarà a forte rischio. Stupisce come la presidente Tesei si sia rallegrata di questo grande risultato. Gli umbri sono preoccupati e per questo stanno firmando la proposta di referendum abrogativo. Siamo 850 mila abitanti e non possiamo competere con regioni da milioni di abitanti. L’industria è in pericolo con le imprese che rischiano di andare via. E’ il momento di portare avanti idee e progetti per cittadini e imprenditori che siano sostenibili e rinnovabili. L’Umbria non può sostenersi solo con la fiscalità interna, vorrebbe dire aumentare le tasse locali e mettere in pericolo l’economia”.
Tiziana Ciprini, coordinatrice provinciale di Perugia, ha aggiunto: “Abbiamo dimostrato senso di lealtà senza pari nei confronti dei nostri alleati ma soprattutto verso cittadini e cittadine. Da sempre siamo garanzia di buon governo, sul territorio umbro la nostra azione di governo non sarà mai subordinata a interessi particolari o comitati di affari. Il M5S per sua natura impedisce l’attecchimento di chi usa la politica per carriere e interessi particolari, questi soggetti vengono espulsi o semplicemente se ne vanno. Da noi l’acqua è pulita. Mettiamo l’incorruttibilità alla base dell’azione di governo. Con noi indietro non si torna. Vincere la sfida delle elezioni regionali per evitare che gli umbri siano costretti a lasciare una regione desertificata.
Fabio Moscioni, coordinatore provinciale di Terni, ha detto: “Siamo la garanzia che il programma verrà rispettato, abbiamo condiviso scelte anche forti e le porteremo avanti. Dai canoni dell’idroelettrico alla discarica di Orvieto, dal no al nuovo inceneritore al nuovo ospedale pubblico di Terni. Siamo davanti a un bivio, da una parte la strada verso il futuro, dall’altra il ritorno al passato”.