Il decreto carceri che inizia il suo iter al Senato è una scatola vuota che non risolve per niente i problemi drammatici dei nostri istituti di pena. Il sovraffollamento è a livelli intollerabili, anche negli istituti minorili. I suicidi di detenuti sono arrivati a 55 nei primi sei mesi dell’anno e sei sono quelli di agenti di polizia penitenziaria. Anche nelle carceri umbre la situazione è pesantissima. Gli arrivi di agenti penitenziari (annunciati in pompa magna da esponenti della destra tre giorni prima dei ballottaggi) sono insufficienti. A Terni ne arriveranno 3! È una presa in giro per quella realtà che sta vivendo il periodo più acuto della sua storia di carcere. Nel decreto non si prevedono fondi e risorse per psicologi, personale e strumenti sanitari, formazione, lavoro in carcere, socializzazione. Umanizzazione degli spazi. La destinazione di tanti giovani tossicodipendenti in comunità è solo un annuncio. Un provvedimento senza coraggio e visione. Mentre diminuiscono gli orari di apertura delle sezioni e chiusura delle celle, non si potenzia la videosorveglianza. Si potrebbe continuare: la realtà purtroppo è che il decreto-scatola vuota non darà risposte a una situazione destinata ad aggravarsi in queste settimane”.
Così il Senatore Walter Verini, Segretario della Commissione Giustizia, intervenendo a Roma alla Maratona oratoria contro i suicidi in carcere promossa dalle Camere Penali.