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Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha tenuto – stamane – insieme al vicesindaco Riccardo Corridore, una conferenza stampa incentrata su tre punti: l’accordo Ast, Asm e Comune per la Taric; l’imminente operatività della macchina tappabuche e infine sulla centrale di Galleto e le ripercusssioni sul bacino idrico e sul centro abitato di Piediluco. Su quest’ultimo punto è stata illustrata una relazione tecnica di Maurizio Borseti.

La transazione che è stata agevolata da noi, che per 10 anni non era stata fatta,  porterà – ha detto tra l’altro il sindaco Stefano Bandecchi – nelle casse di  Asm  quasi sei milioni e 1,2 milioni al Comune. Queste risorse ci consentiranno di abbassare le tariffe della nettezza urbana  forse anche dell’1 per cento senza impatto per il servizio. Una transazione importante grazie a Asm, Ast e Arvedi siamo riusciti a trovare una linea comune per un quadro economico che darà molta soddisfazione al Comune di Terni. Questa transazione ci ha visto protagonisti, abbiamo messo al tavolo Asm e Ast.
Tutte le scelte strategiche e differenze su come si faranno le strade e i marciapiedi a Terni sono arrivate a una definizione. Sono usciti i bandi per la macchina tappabuche, con la quale  copriremo a caldo 72 mila buche per 50 mila euro di spesa.
Con la transazione ci siamo permessi anche di comprare la macchina asfaltatrice e anche lì i nostri 6 operai dedicati inizieranno a lavorare. si aprirà un cantiere continuo e ci costerà un terzo di quello che ci è finora costato, certo con qualche disagio, ma Terni sarà totalmente rinnovata.
Dopo un anno diamo un riscontro proprio nei fatti di quello che stava nel nostro programma elettorale. In quattro anni le strade saranno tutte risistemate. Anche la segnaletica stradale sarà fatta in proprio, con un risparmio consistente rispetto alle ditte esterne
Abbiamo detto che tutti coloro che hanno gestito la centrale di Galleto hanno fatto e stanno facendo un lavoro non ben fatto, per il quale stanno pagando i cittadini.
Bisognerà risarcire i ternani Gli studi portati avanti dal dott. Borseti, a titolo totalmente gratuito, evidenziano che c’è un impatto di Enel sul bacino idrico e sul centro abitato.

Scatta ufficialmente la necessità di scrivere all’Enel perchè i cittadini ternani stanno subendo un grave danno e nessuna agevolazione. Si dovrà capire qual è il risarcimento per i cittadini per i danni creati. Azione ormai indispensabile che se non vedrà accordo passerà per tutte le vie a disposizione”.
“I soldi incassati da Asm – ha aggiunto il vicesindaco Riccardo Corridore – saranno utilizzati per saldare le ditte di Confartigianato per residue prestazioni da due milioni. Un anno fa il debito era da 6 milioni, ci siamo presi l’impegno a risanarlo, abbiamo impiegato 11 mesi.
Ringraziamo Asm con l’amministratore Bonfiglio e Ast per la disponibilità mostrata a trovare una soluzione.
Per quanto riguarda il Lago di Piediluco si comprendono le  responsabilità dei fenomeni naturali e parimenti quella della diga Enel. C’è  dunque il tema del riconoscimento del risarcimento ma c’è anche da parte nostra la richiesta di intervento di Regione e Stato per quelle opere di consolidamento che presto o tardi dovranno essere attivate per mettere in sicurezza le sponde e le abitazioni.
Per quanto attiene alla centrale di Galleto occorre lavorare a una gestione pubblico privata, affinchè i 100 milioni di utili siano patrimonio a favore delle nostre comunità”.