Nella seduta di questa mattina con 19 voti a favore e 11 astenuti il consiglio comunale di Terni ha approvato un atto di indirizzo sulla eutrofizzazione del lago di Piediluco. Un atto presentato da Alternativa Popolare che chiede l’intervento della Regione dell’Umbria.
“Il lago di Piediluco è malato cronico a causa dell’eutrofizzazione delle sue acque. La causa principale è il carico di nutrienti provenienti dai numerosi impianti di troticolture presenti nell’Alta Valnerina e che arrivano al lago attraverso il canale del Medio Nera.
I carichi inquinanti sono incompatibili con le capacità di autodepurazione del lago. In mancanza di interventi di abbattimento e contenimento dei carichi inquinanti la situazione rimane molto grave, con il rischio di compromettere irreversibilmente la vita acquatica. E questo è un problema non solo per la perdita di biodiversità, ma anche per tutta l’economia locale, a cominciare dalla pesca professionale che andrebbe invece rilanciata incentivando l’ingresso di giovani pescatori e per il turismo che deve essere ripensato per portare benefici diffusi a tutti gli operatori grandi e piccoli.
La presenza e l’ubicazione degli impianti di acquacoltura sono naturalmente connesse alla disponibilità di risorse idriche superficiali o sotterranee e spesso la scelta è ricaduta, in Italia come nella più parte dei paesi occidentali, su zone un tempo ritenute marginali, perché poco produttive da un punto di vista agricolo, ma di cui oggi è riconosciuta la grande importanza ecologica.
questo fatto ha prodotto il riconoscimento di situazioni di conflitto con altri usi del territorio e della risorsa idrica, anche perché la presenza di impianti di acquacoltura è comunemente messa in relazione con fenomeni di eutrofizzazione causati dallo scarico di effluenti ricchi di fosforo ed azoto e rilascio nell’ambiente di sostanze chimiche, quali medicinali e disinfettanti. L’effetto di un effluente sul corso d’acqua ricevente consiste essenzialmente in un incremento dei solidi sospesi (di natura organica) e dei nutrienti, con diminuzione dell’ossigeno disciolto: l’aumento della sostanza organica comporta un maggiore consumo di ossigeno e quando nei sedimenti il fabbisogno supera la disponibilità, si creano condizioni di anossia, con negative ripercussioni sugli organismi bentonici, alla base della catena alimentare in ambienti fluviali.
A conferma di quanto riportato, a valle di impianti di troticoltura, presenti in Umbria, sono state riscontrate sovente variazioni nel popolamento a macroinvertebrati (E.B.I.), con riduzione del numero delle specie e dominanza di quelle che prosperano in presenza di abbondante sostanza organica, anche in carenza di ossigeno.
Impegna il sindaco e la giunta a “sensibilizzare gli organi della Regione Umbria a vigilare, prevenire e ridurre progressivamente il fenomeno eutrofico delle acque del lago di Piediluco, anche attraverso una disciplina delle attività umane ovvero dei cicli produttivi che comportano rilascio di fosforo;
disciplinare le attività mediante indirizzi di salvaguardia e prescrizioni immediatamente vin-colanti per gli usi e le attività nei settori produttivi citati;
programmare interventi strutturali sui sistemi di collettamento e depurazione, anche speri-mentali direttamente sul lago”.