L’integrazione dei reparti ospedalieri fra Terni e Narni è una risposta, tuttavia, rimane da verificare attentamente se questa sia la soluzione adeguata. È innegabile che essa sia una risposta ad un’emergenza causata dalla stessa Giunta Regionale, la quale, nel corso degli anni di governo, ha sistematicamente demolito la sanità pubblica a favore di quella privata. È importante sottolineare che l’integrazione tra Narni e Terni è dovuta principalmente alla carenza di personale sanitario, anziché alla mancanza di spazi.
Al momento, sembra non vi sia alcuna volontà di intervenire per potenziare le strutture pubbliche, poiché si teme che ciò possa arrecare disturbo agli interessi privati che dovranno investire negli 80 posti dedicati alla sanità privata. Questo stato di cose è profondamente preoccupante: sempre più spesso vediamo che chi ha possibilità economiche può accedere alle cure, mentre chi non le possiede è costretto ad affrontare il proprio destino senza adeguata assistenza. Questa disparità è assolutamente inaccettabile e va combattuta con tutte le nostre forze.
Non possiamo permettere che queste manovre, chiamate integrazione, siano in realtà “pannicelli caldi” che non affrontano i problemi di fondo della sanità pubblica in quest’area. Le misure necessarie sono prima di tutto l’incremento del personale sanitario che consenta di far funzionare tutti i posti letto e tutti i reparti disponibili, a Narni e a Terni.
Riteniamo fondamentale che l’integrazione ospedaliera debba essere finalizzata al miglioramento dell’assistenza sanitaria per entrambe le comunità, senza prevaricazioni o discriminazioni, ma piuttosto come un’opportunità per migliorare i servizi. Su questi temi facciamo appello alla coalizione di centrosinistra affinché prenda posizione e rilanci un’azione forte a sostegno della sanità pubblica, per garantire la qualità dei servizi e ridurre le vergognose liste di attesa.
Inoltre, è essenziale sottolineare che, nonostante i comunicati rassicuranti, le ultime decisioni regionali che prevedono la riduzione dei presidi ospedalieri regionali non forniscono alcuna certezza sulla realizzazione del nuovo ospedale Narni-Amelia. Con la nuova riorganizzazione regionale della sanità, non c’è più nulla di certo per quanto riguarda il servizio pubblico, mentre le azioni per sostenere la sanità privata sono molto chiare.