Giornata intensa e molto interessante quella di venerdì 26 gennaio per i parlamentari dem eletti in Umbria, impegnati nell’ambito di una campagna della segreteria nazionale sui temi della salute e della sanità, che si realizza attraverso un programma di presenze nelle principali realtà sanitarie dei territori.
A livello cittadino, la responsabile Sanità della segreteria nazionale del Pd Marina Sereni, i parlamentari Anna Ascani e Walter Verini, la parlamentare europea Camilla Laureti, insieme ai consiglieri regionali Simona Meloni, Fabio Paparelli e Michele Bettarelli e ai consiglieri comunali Maria Grazia Proietti, Francesco Filipponi, Pierluigi Spinelli e Jose Maria Kenny, con il supporto del forum Sanità del Pd di Terni, hanno dato vita a un programma di visite e incontri, con finalità di approfondimento e ascolto, con le direzioni aziendali e gli operatori alle principali strutture, spesso al centro del dibattito per carenze evidenti e su cui il Pd cittadino ha da tempo posto particolare attenzione.
“Il programma – riferiscono in una nota i dem – ha previsto la visita, in mattinata, all’azienda ospedaliera di Terni, nel primo pomeriggio un incontro con le oo.ss. confederali, della dirigenza e del comparto e con gli ordini professionali, quindi una visita al presidio di Narni, di recente interessato ad un utilizzo integrato l’azienda ospedaliera di Terni, infine una presenza alla rsa “Le Grazie”, struttura molto importante per la post-acuzie e lungodegenza-riabilitazione, al centro dei programmi di sviluppo previsti dal Pnrr per l’Usl Umbria 2.
La direzione dell’azienda ospedaliera, insieme ai responsabili dei dipartimenti, ha presentato un quadro dell’andamento dell’attività, in miglioramento rispetto alla fase precedente, caratterizzata dagli effetti del Covid e dagli evidenti limiti manifestati dalla precedente direzione sfiduciata in modo unanime dal consiglio comunale (direttore Chiarelli fino all’11 settembre 2022) e ha illustrato le misure prese, anche in accordo con l’Usl Umbria 2, in particolare per superare i gravi problemi del pronto soccorso, dell’affollamento dei reparti per difficoltà di dimissione in strutture territoriali e delle liste di attesa di ricovero e specialistiche.
Si stanno, inoltre, svolgendo i concorsi per i direttori di struttura complessa, sono ultimate le procedure per il concorso per direttore di struttura complessa di Anestesia e Rianimazione, si svolgeranno a breve i concorsi per direttori di Radiologia e Farmacia. La difficoltà di reperire personale sanitario, sia medico che infermieristico è di tutte le strutture sanitarie italiane e unitamente al tetto di spesa sul personale ancorato alla spesa del 2004, diminuita dell’1,4%, costituiscono una difficoltà insormontabile a corrette politiche del personale. Si aggiunge la carenza di medici specializzandi.
Sono poi state sottolineate anche le problematiche della sicurezza per il personale sanitario e la necessità della depenalizzazione dell’atto medico e questo con un particolare appello per i parlamentari.
Ancora problematica aperta per le liste di attesa nonostante la presa in carico dei pazienti; tale organizzazione non ha ridotto il numero di prestazioni in lista di attesa e le maggiori difficoltà sono relative alle prestazioni di endoscopia digestiva e rmn, per carenza di personale.
Il gruppo ha poi visitato il pronto soccorso, incontrando il direttore della struttura.
A fine mattinata, come detto, si è tenuto l’incontro con le rappresentanze degli operatori delle azienda.
Presenti il segretario della camera del Lavoro Cipolla, accompagnato dai responsabili di categoria Porfidi e Romanelli, il segretario regionale della Cisl Marcelli con il segretario dei pensionati Bonifazi, in rappresentanza dell’Anaao il dr. Vincenzoni e per un saluto, il dr. Bonini della Uil medici.
La discussione ha evidenziato un livello elevato di conoscenza e approfondimento della stato di sofferenza dei servizi sanitari cittadini da parte delle rappresentanze, di fatto la conferma dell’esistenza di una strutturata piattaforma comune territoriale basata, in particolare, sulla necessità urgente di rafforzare dell’organizzazione pubblica dei servizi, arrestando un evidente declino.
Partendo dalla consapevolezza della evoluzione demografica in atto, con un forte invecchiamento della popolazione che richiama, appunto, un rafforzamento dell’organizzazione sanitaria e sociale pubblica, sono emerse forti riserve rispetto a quanto previsto dall’ultima deliberazione regionale sulla rete ospedaliera (Dgr 1399 del 2023), in particolare rispetto alla scelte di programmazione sul privato convenzionabile.
Consensi espliciti e concordanti invece sulla necessità di rilanciare la prevenzione, di combattere seriamente il fenomeno delle liste di attesa, che – come documentato – determina nelle persone più vulnerabili, vere e proprie rinunce alle cure.
Per contrastare questi fenomeni è stato chiesto di dare corpo rapidamente alle innovazioni previste dal decreto 77 del 2022 nel campo dell’assistenza territoriale e alle relative strutture finanziate con i fondi del Pnrr, case della comunità, ospedali di comunità, centrali operative territoriali, telemedicina…
Rispetto al personale è chiaramente emersa la necessità di attivare politiche assunzionali forti e orientate ai rapporti a tempo indeterminato, per superare i fenomeni di burn-out presenti tra gli operatori, supportare le nuove strutture territoriali previste e ritornare ad essere attrattivi anche rispetto all’acquisizione di professionalità stabili e qualificate.
Nel primo pomeriggio la delegazione si è recata al presidio di Narni, dove è stato presente anche il sindaco Lorenzo Lucarelli; sono stati illustrati, in particolare, gli effetti dell’ultimo accordo con l’azienda ospedaliera di Terni per la gestione integrata dei ricoveri a bassa intensità soffermandosi sugli elevati tassi d’utilizzo dei letti messi a disposizione. Il direttore, da poco nominato quale facente funzione, ha illustrato la strategia di affiancamento all’azienda ospedaliera basata anche sull’apertura di 12 pl di riabilitazione presso la struttura denominata “Domus Gratiae”.
La giornata si è conclusa con la visita alla residenza “Le Grazie”, della quale sono state illustrate le potenzialità in correlazione con gli investimenti previsti dai fondi del Pnrr (realizzazione di una sezione di ospedale di comunità) e con precedenti programmi in fase di faticosa conclusione (circa 30 pl in ristrutturazione da tempo).
I parlamentari e consiglieri hanno preso atto degli sforzi di riorganizzazione messi in atto, intervenuti soprattutto in questi ultimi giorni, insieme all’evidente impegno delle direzioni aziendali e del personale ai vari livelli, tuttavia non possono non rilevare la tardività degli interventi di fronte alle ripetute segnalazioni di disagi e disservizi patiti dai cittadini.
Un quadro di disagio inasprito dai picchi influenzali e recrudescenze del Covid ampiamente prevedibili ma, soprattutto, dall’assenza di un governo regionale adeguato alle grandi sfide in atto, quali quelle dell’invecchiamento della popolazione e della cronicità, delle pandemie e dell’innovazione tecnologica.
Questa inadeguatezza è stata manifestata dalla giunta regionale negli ultimi 4 anni di legislatura, attraverso una programmazione inconsistente o a ‘la carte’ (si pensi ai rapporti con la facoltà dei Medicina), direzioni precarie e claudicanti, sia regionali che aziendali, fuga dei professionisti, aperture ammiccanti al privato con conseguente ulteriore indebolimento del sistema pubblico, quali quelle messe in atto con l’ultima deliberazione di dicembre sulla rete ospedaliera regionale”.