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“Luigi Di Maio? Dovrebbe dimettersi da ministro e parlamentare”: è netto il giudizio del capogruppo regionale del M5S e referente regionale in Umbria, Thomas De Luca. “Il movimento deve fare una riflessione sulla sua presenza nel Governo e sulle politiche da portare avanti” sostiene parlando con l’ANSA.

“Penso che questo passaggio legato all’uscita di Di Maio – afferma ancora De Luca – possa essere il momento nel quale ricostruire l’identità del M5S. Uno spunto forte per riacquisire consapevolezza e credibilità”. Per il coordinatore umbro del Movimento 5 Stelle non ci saranno comunque ripercussioni in Umbria da quanto sta accadendo: “Tutti gli eletti nella regione sono rimasti, a eccezione dell’on. Filippo Gallinella” ribadisce.

“Di Maio – aggiunge – è stato così abile da convincere tanti deputati e senatori a lasciare il M5S solo per blindare la sua poltrona. Il più grande suicidio politico di massa della storia. Quello che trovo fuori luogo è la narrazione legata all’uscita di Di Maio. Trovo sia stato scorretto nascondersi dietro alla sofferenza dei bambini ucraini, ci vuole pelo sullo stomaco per accusare di tradimento chi lavora per la pace e il disarmo, valori che in Umbria conosciamo molto bene. E’ però ancor più ipocrita – conclude De Luca – accusarci di incoerenza sul tema della guerra: io al congresso del partito di Putin non ci sono mai stato”.