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La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla Salute e alle Politiche sociali, ha dato mandato al Servizio regionale competente di emanare un avviso pubblico per l’ ammontare di risorse pari a 1 milione 183 mila 020 euro, a sostegno di progetti presentati da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, finalizzati alla prevenzione della salute, all’inclusione sociale e al rafforzamento dei servizi sociali.

Le risorse – spiega l’assessore – sono stanziate tramite un decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 9 del 29 gennaio 2021 – Accordo di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore.

Queste le tematiche nell’ambito delle quali potranno essere presentati progetti:

Porre fine ad ogni forma di povertà: quindi rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità, promuovere attività di recupero delle eccedenze alimentari, anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte come ad esempio i minori, gli anziani soli, le persone non autonome in situazioni di precarietà economica, rafforzare i legami di vicinanza e di supporto anche attraverso processi di mutuo-aiuto, contrastare condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, contrastare le solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato; offrire risposte a bisogni di prima necessità e di pronto intervento anche finalizzate alla costruzione di un progetto personalizzato;

 

Assicurare la salute e benessere: attraverso lo sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani, il sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti, la prevenzione e il contrasto delle dipendenze, ivi inclusa la ludopatia.

Il benessere per tutti e per tutte le età: in questo ambito sono previsti progetti per il contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, delle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato.

Lo sviluppo e promozione di programmi e/o attività di educazione alimentare, la promozione e sviluppo della cultura della salute e della prevenzione, anche con riferimento al tema degli incidenti stradali, lo sviluppo e rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate, promozione dell’attività sportiva, rafforzamento della prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e del consumo nocivo di alcol, in particolare tra i giovani, l’accrescimento della consapevolezza per l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave e una migliore gestione della vita quotidiana, anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale.

Fornire un’educazione di qualita’ equa, ed inclusiva e opportunita’ di apprendimento permanente per tutti: la progettazione in questo ambito dovrà riguardare la promozione della partecipazione e del protagonismo dei minori e dei giovani, perché diventino agenti del cambiamento, la promozione e sviluppo dell’integrazione sociale e dell’educazione inclusiva, di azioni volte ai bisogni dell’infanzia, alle disabilità e alla parità di genere ambienti dedicati all’apprendimento che siano sicuri, non violenti e inclusivi per tutti.

Ridurre le ineguaglianze: quindi sviluppo di azioni che facilitino l’accesso alle misure di sostegno e ai servizi già disponibili nel sistema pubblico e privato cittadino, sostegno scolastico al difuori dell’orario scolastico ed extrascolastico, sviluppo di forme di welfare generativo di comunità anche attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato in attività di utilità sociale dei soggetti che beneficiano di prestazioni di integrazione e sostegno al reddito.

Possono partecipare al progetto i seguenti enti del Terzo settore:

Organizzazioni di volontariato (ODV)

Associazioni di promozione sociale (APS)

Fondazioni del Terzo settore

 

I soggetti che potranno essere coinvolti nell’attuazione del progetto possono agire in qualità di:

Associazione Temporanea di Scopo (ATS)

Partner

Collaboratori