Con 20 voti favorevoli e 9 contrari, il consiglio comunale di Terni ha approvato ieri il bilancio di previsione finanziario 2022-2024, le cui previsioni di entrata e di spesa sono state formulate sulla base delle linee strategiche e degli indirizzi contenuti nel Documento Unico di Programmazione, anch’esso approvato.
Il documento, che ha ottenuto il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti, prevede il pareggio finanziario tra entrate e spese per un importo complessivo di 386.489.182,14 euro.
Le previsioni per il prossimo triennio, contenute nel bilancio, hanno necessariamente dovuto tenere conto della necessità di rispondere a una serie di emergenze legate ancora alla crisi pandemica appena conclusa e alla necessità di rispondere con immediata operatività alle opportunità del Pnrr.
Si tratta di un bilancio che presenta un carattere positivo rispetto agli anni precedenti: il 2022 è iniziato con una giacenza di cassa (tra libera e vincolata) di oltre 29 milioni di euro che presumibilmente permetterà di non utilizzare, come avvenuto già nel 2021, anticipazioni di tesoreria. Non è prevista copertura di disavanzo in quanto il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021 ha messo a disposizione del bilancio un importo di 70 mila euro.
Per quanto riguarda le entrate il documento prevede, per il 2022, 53 milioni e 725 mila euro di entrate tributarie a fronte dei 51 milioni e 976 mila euro accertate nel 2021, mentre le entrate extra-tributarie sono stimate in 27 milioni e 336 mila euro contro i 23 milioni e 389 mila euro del 2021. I trasferimenti correnti previsti ammontano a 20 milioni e 598 mila euro, mentre le entrate in conto capitale a 75 milioni e 372 mila euro. Poco più di 70 milioni di euro anche per le entrate per conto terzi, mentre per l’accensione di prestiti si prevedono 2 milioni e 886 mila euro.
Il documento approvato prevede un fondo pluriennale vincolato iscritto nelle entrate di circa 19,5 milioni di euro e un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità di quasi 7 milioni di euro, importo calcolato analizzando le entrate che possono dar luogo a crediti di dubbia e difficile esazione.
Inoltre nel bilancio è stata prevista la costituzione, come da obbligo di legge, del fondo crediti per pagamenti commerciali, per un importo di un milione e 200 mila euro circa. Si tratta in questo caso di fondi accantonati che se non utilizzati ridiventano fondi liberi.
In merito alle spese, il bilancio prevede, per il 2022, un importo di 97 milioni e 561 mila euro per le spese correnti e 97 milioni e 183 mila euro per le spese in conto capitale. 110 milioni 440 mila euro saranno destinati alla chiusura delle anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere (anche se, potrebbe non essere necessario utilizzarla, come accaduto nel 2021) mentre 11 milioni e 200 mila euro andranno a coprire il rimborso dei prestiti.
In merito all’indebitamento per mutui, è prevista una graduale riduzione che, alla fine del triennio, dovrebbe permettere di passare dagli attuali 119 milioni di euro a 96 milioni, con una diminuzione quindi di circa il 20%.
Per il 2022 è prevista l’assunzione di circa 36 nuove unità a tempo indeterminato e lo stanziamento di oltre 500 mila euro per le assunzioni a tempo determinato di personale tecnico da impiegare nella gestione delle pratiche legate al Pnrr, assunzioni da effettuare con specifici finanziamenti statali etero-finanziati.