“La sentenza della Cassazione su Umbria Mobilità, che conferma tutti i gradi di giudizio precedenti della magistratura giudicante contabile, mette definitivamente fine alla vicenda che ha coinvolto alcuni amministratori del PD umbro e ternano, confermando la correttezza dell’operato degli amministratori, che hanno agito nel solo interesse pubblico, scegliendo di tutelare in primis un servizio essenziale come il trasporto pubblico. Ne siamo sia umanamente che politicamente soddisfatti, ma non possiamo esimerci dal fare una riflessione più ampia. L’assoluzione infatti, se porta giustizia e dissipa ogni dubbio, non è equivalente a un colpo di spugna, non cancella il passato, né le sue conseguenze mediatico/politiche. Basti pensare all’ingente quantità di energie impiegate nel corso di questi anni, come al fatto che vicende giudiziarie di varia natura hanno comportato cambiamenti importanti e concreti nella vita privata di quanti ne sono stati coinvolti, come accaduto nel corso dell’ultimo decennio per le vicende di Provincia e Comune, parimente terminate con assoluzioni. Oltretutto le assoluzioni non fanno notizia, vengono relegate a scarni trafiletti che scompaiono nel giro di un paio di giorni, mentre la notizia di indagine viene pubblicata e ripubblicata, spinta, rilanciata, tagliata ad arte e questo impatta con forza sul dibattito democratico e lo vizia, interrompendo percorsi personali e politici. Oltre che rispettare il lavoro della Magistratura sarebbe bene trattare con rispetto chi è oggetto di indagini e processi, e non solo come esercizio di garantismo, ma anche a tutela dei meccanismi democratici, a partire dalla politica”.
Così il segretari dell’Unione comunale del Pd di Terni Pierluigi Spinelli e del Pd provinciale di Terni Fabrizio Bellini.