L’Autorità nazionale anticorruzione ha formalmente chiesto al Comune di Terni di adoperarsi per rendere organica la misura della rotazione del personale. L’indicazione contenuta nella missiva del 6 dicembre 2021 dovrà confluire nel Piano anticorruzione di prossima adozione soprattutto per il personale che può essere esposto a questo rischio.
E’ quanto scrive in una propria nota il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Terni.
L’Anac parte dall’assunto che le modalità utilizzate fino ad ora sono prive di adeguata programmazione e non riportano criteri chiari e trasparenti. Appare inspiegabile come mai una comunicazione di tale importanza sia stata secretata nel protocollo del Comune. Un gesto che per noi risulta gravemente inopportuno e perfino sciocco, considerando che la stessa corrispondenza era presente nel sito di Anac. Lo specchio di una stagione amministrativa dove l’allergia alla trasparenza ha ormai trovato ampio spazio.
Di fronte a questo grottesco tentativo di nascondere la verità – proseguono i grillini – abbiamo interrogato la giunta per sapere se è intenzione dell’amministrazione Latini adempiere alle indicazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione, anche in virtù della prossima scadenza e del rinnovo degli incarichi relativi alle cosiddette posizioni organizzative. Ci chiediamo se decisioni prese senza considerare il principio di rotazione del personale negli incarichi sensibili possano esporre l’ente ad eventuali contenziosi.
E’ semplicemente assurdo che tanta negligenza venga accompagnata da provvedimenti estemporanei che hanno interessato nei mesi precedenti alcuni assistenti sociali del nostro comune, spostati dai propri incarichi proprio con la scusa dell’anticorruzione. Peccato che tale provvedimento non abbia invece interessato chi, ai vertici degli stessi uffici, è maggiormente esposto a tali rischi.
Nonostante queste assurdità e alla luce delle prescrizioni di Anac auspichiamo – conclude il M5s Terni – che la casa dei cittadini venga governata con sempre maggiore trasparenza, un atto dovuto anche sulla base della richiesta di rinnovamento arrivata con il voto delle elezioni amministrative 2018.