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“È triste vedere un ternano come l’onorevole Raffaele Nevi esultare per il cambio di rotta dell’amministrazione di Roma Capitale verso una nuova stagione di incenerimento dei rifiuti”.

E’ quanto sostiene il consigliere umbro del M5s, Thomas De Luca, in una propria nota.

“Considerato che il piano rifiuti della Regione Lazio va in direzione esattamente opposta, sono convinto – spiega De Luca – che l’onorevole Nevi lo abbia fatto senza aver compreso che, nelle more della costruzione di un mega impianto come quello di Santa Palomba, il Comune di Roma vorrà utilizzare gli inceneritori di cui è già in possesso: San Vittore e Terni.

Ad oggi – aggiunge – l’unica certezza è che con il Movimento 5 Stelle nemmeno un grammo di rifiuti urbani da Roma è arrivato in Umbria. E questo grazie agli impegni presi con la mozione approvata dall’assemblea capitolina del marzo 2017 che prevedeva “politiche di esercizio dell’attività di gestione dei rifiuti diverse dallo smaltimento mediante incenerimento” superando la richiesta di Acea proprio sull’impianto di Maratta. Un risultato possibile solo grazie alla credibilità politica della classe dirigente del Movimento ternano, credibilità che purtroppo altre forze politiche come Forza Italia non riescono a far valere neanche verso Perugia”.

“Quello dei rifiuti – prosegue De Luca – è un argomento complesso e ci rendiamo conto che è difficile affrontarlo senza le adeguate basi. Con il nuovo piano di rifiuti della giunta regionale umbra, per mantenere l’inceneritore che vogliono costruire la Tesei e Morroni si dovranno produrre il 15% in più di rifiuti pro capite. Diminuirà del 14% la quantità di materiali riciclati mentre andranno in discarica il 47% in più di residui non recuperabili rispetto a sistemi impiantistici a massimo recupero di materia. Il tempo di vita delle discariche si ridurrà ad appena due anni, 18 volte in meno rispetto ad un sistema con riciclo integrale.

Che Forza Italia, il “partito del no” che sta bloccando le richieste di installazione di pannelli fotovoltaici da parte di famiglie e imprese nell’intera regione, ci parli di sviluppo è quantomeno grottesco. E’ lo stesso partito che costringe chi vuole investire nell’energia eolica ad 8 anni di burocrazia interminabile e che vuole fare la moratoria contro l’agrivoltaico e contro l’installazione di impianti nelle aree industriali inquinate per cui non riesce neanche a prendere i soldi del Pnrr.

Aspettiamo – conclude la nota del consigliere pentastellato umbro – che l’assessore Morroni riesca prima a capire come attuare le mozioni dei consiglieri Mancini e Peppucci su caccia e pesca, poi siamo sempre disponibili a qualsiasi confronto pubblico sul tema”.