Quando la politica nei palazzi non vuole ascoltare, i cittadini devono far sentire la propria voce.
Come MoVimento 5 Stelle – scrivono i consiglieri pentastellati al comune di Terni Luca Simonetti, Federico Pasculli, Comunardo Tobia, Claudio Fiorelli e Valentina Pococacio – siamo convinti che dinanzi alla prepotenza con cui la giunta Latini sta portando avanti la questione TARIC le forze di minoranza siano chiamate ad alzare l’asticella del confronto.
Una necessità che crediamo unisca tutte le forze politiche con cui abbiamo condiviso mesi di battaglie contro una delibera folle, voluta da una maggioranza compatta e forte dei propri numeri, oltre che dalla bramosia di mettere le mani in tasca ai cittadini.
In queste ore siamo stati letteralmente tempestati di richieste di supporto da parte di famiglie e imprese che faticano a comprendere come sia possibile che stiano arrivando salassi del genere.
Una città dove la tassa dei rifiuti supera del 27% la media nazionale in un momento storico in cui la gente deve decidere se pagare le bollette, curarsi o fare la spesa.
Con la tariffazione puntuale i cittadini avrebbero dovuto essere incentivati a produrre meno rifiuti e a pagare di meno per la raccolta differenziata ma il meccanismo perverso ideato dalla giunta Latini è riuscito a produrre l’effetto opposto, colpendo duramente imprese, condomini e periferie con calcoli basati su parametri penalizzanti per gli utenti.
Una delibera a cui ci siamo opposti con fermezza, consumata nell’ennesimo consiglio comunale online durante l’emergenza covid. Inoltre siamo allarmati per il futuro di Asm.
Dopo che la giunta Latini ha ceduto le quote della Sii ad Acea, i costi delle bollette dell’acqua sono andati alle stelle, ora che si apprestano a cedere parte di ASM ai privati immaginiamo che l’effetto sarà lo stesso. Un meccanismo che sembra più indicato per spalancare le porte degli inceneritori che a promuovere percorsi virtuosi.