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“Rendere sostenibili le nostre abitazioni può essere un contributo importante alla lotta contro i cambiamenti climatici, sicuramente è un contributo importante per la sostenibilità delle bollette e dei bilanci familiari. Ma in Umbria un’intera fetta di cittadini viene discriminata nell’accesso ai finanziamenti per la creazione di impianti per l’autoproduzione di energie rinnovabili”.

Così il portavoce del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Thomas De Luca, sul regolamento regionale 2/2015 che preclude la possibilità di installare sugli edifici impianti fotovoltaici e solari termici senza serbatoio di accumulo per l’autoconsumo.

“Mentre la Lega delira su come combattere il caro delle bollette energetiche bruciando rifiuti negli inceneritori – prosegue De Luca – ci sono cittadini che risiedono in molti borghi e nei centri storici della nostra regione a cui questo regolamento toglie di fatto la possibilità di accedere a misure come quelle delle comunità energetiche o alcuni capitoli del superbonus 110% come quello che finanzia l’installazione di impianti fotovoltaici. È chiaro che le bellezze del nostro territorio debbano essere mantenute e valorizzate, ma è altrettanto vero che questo stato di cose comporta una discriminazione che molte volte va a colpire proprio chi spesso vive nelle zone rurali distante dalle reti di distribuzione del gas metano e dai servizi. Per questo quantomeno sarebbe corretto, come avviene altrove, consentire a chi vuole investire sulle fonti rinnovabili in queste aree di presentare richiesta paesaggistica così da sottoporre a valutazione il proprio progetto ed in caso vedere accettata la domanda con le dovute prescrizioni per rendere gli impianti meno impattanti possibile. Rendere sostenibili le nostre abitazioni può essere un contributo importante alla lotta contro i cambiamenti climatici, sicuramente è un contributo importante per la sostenibilità delle bollette e dei bilanci familiari, per questo ritengo doveroso che la Regione Umbria attivi un confronto, per trovare un accomodamento ragionevole volto a superare questo vulnus”.