
Riceviamo e pubblichiamo.
Tu paga, poi il posto te lo assegniamo noi
Così potremmo riassumere, con amarezza, la serata del 4 aprile al concerto di Francesco Gabbani al PalaTerni. Un concerto bello, coinvolgente, ricco di energia e passione da parte dell’artista e della sua band.
Purtroppo, non possiamo dire lo stesso dell’organizzazione dell’evento. Da quanto abbiamo potuto constatare, infatti, i posti numerati – regolarmente acquistati con largo anticipo durante le festività natalizie, proprio per assicurarsi una buona visuale – sono stati, senza preavviso, riassegnati o dichiarati “inagibili” il giorno stesso del concerto.
Questa è stata la spiegazione iniziale fornita dagli steward, che ci hanno indirizzati verso una sistemazione alternativa, ma decisamente più lontana dal palco e, secondo il nostro giudizio, con un’acustica inferiore. Successivamente, la motivazione è cambiata: si è parlato di presunti problemi di ordine pubblico.
La sorpresa è stata ancora maggiore quando un folto gruppo di persone ha iniziato a rimuovere le transenne e occupare proprio quei posti che ci erano stati tolti poco prima, rendendo la situazione ancora più incomprensibile.
Il rammarico è doppio: da una parte la delusione di non aver potuto assistere al concerto dal posto scelto e pagato mesi prima; dall’altra, la frustrazione nel vedere che quei posti sono stati comunque occupati, ma da altri.
A questo punto ci chiediamo chi abbia preso questa decisione, che definiamo senza esitazione scellerata, e perché sia stata negata a molti spettatori – che avevano pianificato con largo anticipo la partecipazione all’evento – la possibilità di godersi pienamente uno spettacolo di altissima qualità.
Chi vi scrive è un cittadino che ha assistito al concerto con altre persone che hanno subito lo stesso trattamento.
Carlo Scarnato