L’Accademia Hermans ha presentato oggi a Palazzo Carrara il programma della stagione concertistica del 2025, che prenderà il via il 1° gennaio.
L’Hermans Festival Winter, giunto alla ventottesima edizione, è organizzato in collaborazione con la Fondazione Carit, la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, la regione Umbria e i comuni di Arrone e di Terni.
Il festival ha contribuito a catturare l’attenzione nazionale ed internazionale verso uno splendido strumento, quale è l’organo che per maestosità e dimensioni è definito il re degli strumenti. Nel comune di Terni si trovano infatti numerosi strumenti storici che si distinguono per la loro rilevanza e per la qualità del suono. Fulcro della cultura organistica del comprensorio comunale è certamente Collescipoli, che oltre al celeberrimo organo Hermans vede la presenza di due importantissimi organi storici ubicati presso le Collegiate di S. Nicolò e Santa Maria Maggiore.
Sono ormai 30 anni che l’organo Hermans (1678) della Collegiata di Santa Maria Maggiore, dopo il restauro di Riccardo Lorenzini, voluto finanziato dalla Fondazione Carit, è tornato a suonare. Lo strumento, oltre ad offrire momenti culturali riveste una importante funzione all’interno della Liturgia, sottolineandone attraverso i suoi suoni tutti i momenti più importanti. Altri progetti curati dall’associazione danno ancora più lustro all’organo e a Collescipoli stessa: vespri d’organo, visite guidate e lezioni per gli studenti del Conservatorio cittadino.
L’Accademia Hermans è nata per promuovere la cultura della musica antica e l’esecuzione storicamente informata del repertorio barocco e classico. Dal 2004 cura l’organizzazione dei concerti di Musica Antica che si svolgono in estate in Valnerina contribuendo alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico artistico dei borghi del territorio, dall’Abbazia di San Pietro in Valle all’Antico Convento di San Francesco di Arrone divenuto negli ultimi anni il luogo di produzione musicale di molti progetti artistici dell’Accademia.
A coronamento del un percorso di ricerca sviluppatesi tutti questi anni è stato poi appena pubblicato, dalla casa editrice Morphema, il libro Organi storici di Collescipoli curato da Fabio Ciofini.