Il grande sforzo organizzativo, quest’anno appesantito dalle incertezze legate alla tenuta del tempo atmosferico, è stato ampiamente ripagato da una eccezionale presenza di pubblico che ha potuto godere di una eccezionale esibizione artistica in grado di emozionare ed incantare l’emiciclo dell’antico Anfiteatro romano.
La grande energia, il carisma di Arisa, il suo spiccato romanticismo e la grande carica umana hanno regalato toccanti interpretazioni dei brani di Sergio Endrigo. Il ricordo di questo concerto rimarrà legato non soltanto al talento e l’eccezionale vocalità della cantante lucana ma soprattutto per la empatia e la disponibilità di Arisa verso il pubblico, che ha risposto con l’entusiasmo di un arena al gran completo, piena in ogni ordine e grado. Più volte è scesa dal palco per camminare tra i presenti, interagendo, ricevendo i saluti e gli abbracci, fino all’emozionante esibizione di una giovane fan che ha stupito i presenti.
Arisa dimostra cosi di essere una artista della gente.
Siamo riusciti a mettere in scena una eccezionale edizione per il decennale del Tributo Endrigo, il tutte le sue serate. Questo non fa che stimolarci per aprire nuovi capitoli alla storia della manifestazione. Dopo dieci anni tante cose sono ormai consolidate e si tratta di una formula vincente che piace al pubblico e a cui i ternani sono ormai affezionati. Ad ogni edizione possiamo constatare come la manifestazione sia nel cuore dei nostri concittadini, che la apprezzano e la sostengono, attendendola con curiosità. Raggiunto il traguardo del decennale, abbiamo dalla nostra la consapevolezza di aver costruito una formula di successo, con molti aspetti che si possono certamente incrementare e migliorare, soprattutto verso un coinvolgimento sempre maggiore di giovani emergenti, il cui talento ha sorpreso per primi noi organizzatori per la qualità che può offrire questo nostro territorio.
Pensiamo al Tributo come una vetrina e al tempo stesso un’opportunità, un momento di crescita per la carriera di qualche giovane ricco di talento. Un percorso che ha portato quest’anno il giovane cantante ternano Nartico ad aprire il concerto di Arisa, dopo essere stato tra i protagonisti della scorsa edizione del Terni canta Endrigo. Queste serate hanno permesso a molti giovani di avvicinarsi alla musica di Endrigo, a reinterpretarne i brani e farli in qualche modo propri. Hanno dimostrato di saper apprezzare il valore della canzone d’autore, dando una lettura legata al loro mondo, persino contaminandola con altri generi musicali. L’ottima riuscita di questa edizione ci stimola a fare sempre di più e sempre meglio, questo sarà sicuramente il nostro impegno per il futuro, nella consapevolezza che non saranno poche le difficoltà e le sfide da affrontare, che sarà importante il sostegno della comunità e l’apporto di nuove forze per far crescere il Tributo e renderlo sempre di più un momento per promuovere la musica di qualità e il cantautorato che sono una delle espressioni più peculiari e uniche della canzone italiana.