
Riceviamo e pubblichiamo
CONTINUA LA SMOBILITAZIONE DELL’ENEL. Trasferimento di funzioni, cancellazione di posizioni lavorative e in cambio (!!!) l’azienda continua a sfruttare le risorse idriche del territorio.
UN VERGOGNOSO SCANDALO!
In queste settimane l’Enel procede a chiudere il Posto di Teleconduzione dove si telecomandono tutte le centrali idroelettriche del Nera-Velino e si regolano le portate del Velino, Nera e Tevere. Da sempre presente a Terni ma prossimamente trasferito in Abruzzo.
Dodici posti di lavoro in meno!
La spoliazione continua, il trasferimento di competenze prosegue. Da oltre 500 occupati si è passati, nel corso degli anni a circa 80 unità.
L’Enel accumula milioni di utili sfruttando le nostre risorse idriche e in cambio?
Riduzione costante degli organici.
Non è più accettabile e sostenibile questa situazione.
E allora:
BASTA tenere chiusa la Cascata delle Marmore di fatto per l’intero anno;
BASTA con lo svuotamento del lago di Piediluco e il successivo innalzamento che lo rende spesso impresentabile, che erode le sponde e rischia di far scivolare l’abitato verso il lago;
BASTA con lo sfruttamento di altri bacini, Corbara, Alviano, l’Aia.
Un ricatto?
Certo, di fronte a queste scelte dell’azienda non ci sono alternative.
Di fronte a questo disimpegno prioritario è il rilancio delle attività turistiche legate al patrimonio idrico, la tutela e valorizzazione ambientale.
Le istituzioni locali non possono continuare a chiudere gli occhi. Inutile tentare di rendere attrattivo il territorio se poi il patrimonio occupazionale, le competenze, le professionalità presenti da sempre sono cancellate senza colpo ferire.
Sveglia!
Il declino non si arresta con gli spot, serve sostanza.
Leo Venturi