
Il fenomeno della desertificazione bancaria colpisce anche Bevagna. Dal prossimo mese di giugno chiuderà la storica filiale Intesa Sanpaolo di piazza Filippo Silvestri, nel cuore del borgo. Ad annunciarlo è il sindaco, Annarita Falsacappa, che negli scorsi giorni ha incontrato il responsabile di zona e dell’agenzia per ricevere la comunicazione in merito a una decisione aziendale già presa, che ha come obiettivo quello di razionalizzare le filiali, accorpandole, con il taglio dei servizi.
“Anni di collaborazione, di energie condivise per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio, anni di sogni, di speranze, si sono miseramente conclusi con un triste incontro – commenta il primo cittadino bevanate – per comunicare, con una semplicità allarmante, la decisione aziendale già presa”. Durante il vertice, il sindaco di Bevagna ha espresso “incredulità e costernazione”, ricordando ai responsabili di Intesa Sanpaolo “la centralità del comune di Bevagna rispetto ad altre realtà territoriali e l’importanza di questo servizio per la città, per i residenti e per i tanti visitatori, che riempiono il paese in ogni stagione. Invero – commenta Annarita Falsacappa – non ho potuto fare altro che apprendere una decisione già maturata da chi ricopre ruoli importanti all’interno del gruppo bancario Intesa Sanpaolo”.
Il Comune non resterà comunque a guardare, come già annunciato dal sindaco all’indomani della decisione relativa alla centralissima filiale di piazza Silvestri: “Come Amministrazione non ci arrenderemo, perché vogliamo pensare ancora al nostro territorio insieme, convinti del fatto che non possiamo perdere questo servizio, convinti anche che per Intesa Sanpaolo non possono valere unicamente i risultati di bilancio, rinnegando il ruolo che ha avuto da sempre nelle città minori e nei paesi. Bevagna – prosegue il sindaco – non si fermerà di fronte a una decisione che rifiuta i principi aziendali del passato, che sono le fondamenta dell’attuale gruppo bancario, in nome di uno sterile e freddo tornaconto numerico, di una razionalizzazione dei servizi, che colpisce indistintamente chiunque e che butta all’aria una storia insostituibile fatta di lunghi anni insieme e di una ricchezza umana che non ha confronti. Questa operazione – afferma Falsacappa – non tiene conto di quanto sia importante una filiale in un paese anche sotto il profilo sociale per gli anziani, ma anche per i giovani e gli adulti, ma soltanto di interessi puramente economici”.
Un’importanza non solo sotto il profilo sociale, ma anche economico: “Nella decisione di chiudere, a nulla è valsa la lunga storia fiduciaria tra l’agenzia di piazza Filippo Silvestri e l’intera comunità di Bevagna, il sostegno che la nostra città ha dato alla filiale in tanti anni, la visibilità della banca collocata nella piazza principale, il suo ruolo che ha permesso al nostro paese di crescere anche economicamente, di vedere il territorio riempirsi di aziende, di attività, di imprenditori, di commercianti, che si troverebbero privati di un luogo amico, di confronto, di suggerimento, di un servizio utile e necessario. Il sistema di un rapporto diretto tra le piccole imprese private e l’agenzia – conclude il sindaco Falsacappa – ha portato infatti maggiori investimenti nel territorio, a risparmiare, a creare occupazione, sviluppo, a migliorare. È indubbio che, se ci sono i servizi, si instaura un rapporto di fiducia, si condivide una visione del territorio, del futuro della comunità”.