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Lo sciopero proclamato in Acciai Speciali Terni, Tubificio e Indotto è pienamente riuscito in tutti i reparti e tra gli operai e impiegati con punte che superano il 95% delle adesioni. I lavoratori e le lavoratrici hanno condiviso il percorso indicato dalle organizzazioni sindacali per giungere il prima possibile alla soluzione dei due problemi evidenziati con la mobilitazione:

  • Iniziare una trattativa vera sul piano industriale che indichi la misura e il cronoprogramma degli investimenti oltre ai mercati di riferimento, per rilanciare il sito e il suo ciclo integrato per la produzione strategiche di inox, fucinati e tubi con le ricadute sui livelli occupazionali (diretti e dell’indotto) e ambientali con produzioni più green;
  • fermare una silenziosa riorganizzazione al fine di contenere i costi ma che ha gravato esclusivamente sui lavoratori e sulle lavoratrici in termini di organizzazione del lavoro, organici (somministrati compresi), modifiche nei carichi di lavoro, tempi e ritmi che ormai risultano insostenibili. Non siamo più in una fase di restrizione, la nuova proprietà si è stabilizzata e su queste tematiche non si può limitare alla mera comunicazione ma si deve aprire un vero e proprio confronto con le organizzazioni sindacali

Rimane aperto lo stato di agitazione e il blocco/sciopero degli straordinari con 8 ore di sciopero proclamate nel primo pacchetto da utilizzare per superare lo stato di incertezza più volte denunciato.

La modulazione si deciderà con i lavoratori utilizzando anche le assemblee indette per il rinnovo del CCNL che comunque mantengono una specificità separata sul versante delle modalità e le iniziative da intraprendere.

Azienda, Governo e istituzioni locali, adesso, trovino le soluzioni ai problemi aperti come avevano promesso in attesa delle elezioni regionali.

 

LE SEGRETERIE TERRITORIALI FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL

Le RSU del GRUPPO ARVEDI-AST