Ci sono anche due aziende agricole umbre tra i vincitori del Premio Bandiera Verde 2024 di Cia – Agricoltori Italiani. Per la sezione “Agri-Welfare”, si è aggiudicata il premio nazionale la società agricola Agri Hyla. di Tuoro Sul Trasimeno, mentre, per la categoria “Agri-Innovation”, il riconoscimento è andato a L.A.B. società agricola semplice di Città di Castello.
Giunto quest‘anno alla sua XXII edizione, il premio va, ogni anno, a quegli agricoltori e alle aziende agricole che puntano su nuove forme di occupazione nelle aree interne per evitare il de-popolamento e che promuovono la transizione green, l’innovazione digitale e il turismo sostenibile, senza dimenticare di investire sulla formazione e sulla ricerca.
Mercoledì, a Roma, presso la Camera di Commercio, Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti a 10 aziende agricole, selezionate in base a specifiche categorie. Premiati anche 3 comuni rurali virtuosi e 5 iniziative strategiche meritevoli della Bandiera verde, insieme ai 3 premi speciali del 2024.
«La fattoria didattica è sicuramente uno degli elementi centrali della nostra attività – ha detto alla premiazione Emi Petruzzi della società agricola Agri Hylas – . Spieghiamo ai bambini l’origine degli alimenti, ma anche come si può produrre in maniera sostenibile tutelando anche il territorio. Così abbiamo deciso di recuperare nella nostra azienda agricola alcune razze di animali a rischio erosione genetica, tra cui la capra facciuta della Valnerina, e raccontando ai bambini che vengono a visitarci quali sono i rischi di perdere alcune varietà animali, ma anche coltivate e un tempo presenti e diffuse sul territorio e che oggi è sempre più difficile trovare. Il premio bandiera Verde è stato un bel riconoscimento per la nostra azienda che è giovane, siamo nati nel 2016, e che si è vista già raggiungere un bel traguardo».
A ricevere il Premio Bandiera Verde 2024, diverse aziende a conduzione familiare arrivate perfino alla quarta generazione, grazie a progetti che rigenerano l’impresa di famiglia. Spazio, inoltre, ai giovani agricoltori e al’’imprenditoria femminile, con il racconto di best practice e case history di successo capaci non solo di consolidare il settore, ma anche di spingere verso traguardi più ambiziosi per il futuro.