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“Ringrazio il ministro Urso per aver convocato celermente, a seguito della nostra richiesta, il tavolo di confronto in merito all’Aast”. Così la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha commentato la convocazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, della riunione che si terrà l’8 ottobre alle ore 15.30 a Palazzo Piacentini.

A partecipare saranno, oltre a Ministero ed Enti locali, i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati. Al centro del confronto l’avanzamento degli investimenti che riguardano il sito AST di Terni.

 

Dichiarazione congiunta Elisabetta Piccolotti (AVS), Anna Ascani (PD), Emma Pavanelli (M5s): Accaierie Terni, “quadro sempre più preoccupante. Investimenti in sospeso. Il Governo ha perso mesi preziosi nel completo immobilismo”

Le audizioni della proprietà della Ast di Terni e delle rappresentanze sindacali – oggi in Commissione Attività Produttive alla Camera – confermano un quadro molto preoccupante. Il continuo rinvio della firma dell’accordo di programma con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta infatti determinando la sospensione di una parte degli investimenti consistenti che Arvedi aveva annunciato per il sito ternano e mette a rischio anche la possibilità di utilizzare i fondi PNRR previsti nei tempi prestabiliti.

Il Governo aveva preso degli impegni sul rilancio della siderurgia e anche nello specifico assicurando il proprio contributo al fine di accrescere la competitività degli impianti ternani, procedere sulla strada della decabornizzazione e tutelare la salute dei cittadini ternani. Troppi mesi sono già andati persi, nel frattempo anche il quadro internazionale è cambiato e soltanto con l’annuncio della cassa integrazione, e le conseguenti azioni sindacali e politiche, la Presidente Tesei si è decisa a riprendere il dialogo con le parti e il Ministro Urso a convocare anche i rappresentanti dei lavoratori. Ora chiediamo che vengano trovate soluzioni coerenti e credibili, capaci di dare risposte veloci al problema del costo dell’energia che a quanto dichiarato dalla proprietà è al centro della trattativa.

Per parte nostra, come opposizioni, non permetteremo che i riflettori vengano spenti su Terni e sul suo futuro. Continueremo come abbiamo fatto in questi mesi a sollecitare il governo con interrogazioni e richieste di audizioni affinché non si perda ulteriore tempo.