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Mobilitazione anche a Terni della Confcommercio umbra contro il caro bollette. L’iniziativa si è svolta davanti al palazzo della Prefettura dove le bollette sono state bruciate in segno di protesta contro i rincari di luce e gas. Presenti alla protesta anche le Istituzioni, con il sindaco Leonardo Latini e la presidente della Provincia Laura Pernazza.

Stefano Lupi, responsabile di Confcommercio Terni, ha illustrato la “difficile situazione” che stanno vivendo i commercianti, gli albergatori, i ristoratori e in generale tutti gli imprenditori alle prese “con bollette stratosferiche che rischiano di mettere in ginocchio le aziende”.

Una delegazione della Confcommercio, guidata dal presidente Lupi, ha poi incontrato il prefetto per far presente la situazione che si è venuta a creare.

 

Lega Umbria: “Sostegno a imprenditori e commercianti contro il caro bollette. Servono subito 30 miliardi”.

“Esprimiamo sostegno e solidarietà ai commercianti e agli imprenditori che hanno manifestato nelle principali città dell’Umbria contro il caro bollette – l’intervento è della Lega Umbria – Contrastare gli aumenti speculativi del costo dell’energia e del gas è una priorità del programma di Governo della Lega. Abbiamo idee chiare circa gli interventi che nel tempo andremo ad attuare sul tema dell’efficientamento e del risparmio energetico e della produzione di biometano, ma siamo consapevoli che l’emergenza è oggi.

Il Segretario Federale Matteo Salvini è tornato a chiedere con forza al Governo uno scostamento di bilancio di 30 miliardi di euro per bloccare l’aumento delle bollette come hanno fatto Francia, Spagna e altri paesi. Dobbiamo farlo subito per evitare numerosi fallimenti e la perdita di posti di lavoro e per non ritrovarci a gennaio prossimo con l’urgenza di dover investire 100 miliardi per i cassaintegrati. Non possiamo permetterci un’altra catastrofe come quella causata dalla pandemia.

Ci domandiamo, inoltre, se le sanzioni alla Russia stiano effettivamente funzionando visto che, come confermato dal Fondo Monetario Internazionale, mentre Putin sta guadagnando, gli imprenditori e le famiglie italiane ci stanno rimettendo. Impegniamoci per cercare di fermare la guerra e sostenere l’Ucraina, ma è necessario un intervento deciso dell’Europa nel garantire uno scudo economico, come fatto durante il covid, per evitare di far finire gli italiani in ginocchio questo inverno”.