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Bisogna contrastare l’azione in corso che vorrebbe far prevalere il metodo ‘NutriScore’ che penalizzerebbe i prodotti italiani e chiaramente anche quelli umbri”: ad affermarlo è il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi, a proposito della possibile definizione di un sistema di etichettatura europeo, che sarà presentato in autunno, ma delineato nei prossimi giorni.

Per Confagricoltura, infatti, riassumere le qualità nutrizionali di un prodotto alimentare con una lettera o con un colore risulta poco convincente e, in alcuni casi, addirittura fuorviante per i consumatori.

NutrInform Battery invece è la proposta italiana di etichettatura fronte-pacco, nata per aiutare i consumatori a compiere scelte informate e consapevoli a tavola, quella su cui puntare anche per Confagricoltura Umbria. Si tratta della soluzione offerta all’Europa dal nostro Paese per l’armonizzazione delle etichette alimentari prevista dalla strategia Farm to Fork, volta a favorire diete sane nell’ambito di un sistema alimentare sostenibile.

NutrInform Battery è anche una app, semplice e intuitiva, da scaricare gratuitamente da Apple e Play Store per averla sempre a portata di mano. È l’app in grado di sommare l’impatto nutrizionale degli alimenti che consumiamo durante la giornata, suggerendo per ognuno la porzione appropriata. Il sistema NutrInform diventa così dinamico, e ci accompagna durante la giornata per combinare nel modo corretto i diversi cibi, aiutandoci a così seguire una dieta varia. In poco tempo l’uso della app ci permetterà di conoscere i contributi nutrizionali dei diversi alimenti, e dunque potrà contribuire alla nostra educazione alimentare, in particolare delle nuove generazioni.

Siamo molto preoccupati – ha sottolineato con un deciso appello pure il presidente nazionale Massimiliano Giansanti – del potenziale enorme impatto negativo sui nostri prodotti, se sistemi come il Nutri-Score saranno scelti dalla Commissione. Mantenere viva l’attenzione sul nuovo sistema di etichettatura nutrizionale fronte-pacco (FOPNL) che sarà scelto è fondamentale, per questo abbiamo ritenuto indispensabile continuare nella nostra azione di sensibilizzazione scrivendo al Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, agli eurodeputati e al Governo”.

Anche Confagricoltura Umbria, insieme a gran parte del sistema Italia, ritiene che una concezione eccessivamente semplicistica e poco aderente alle reali peculiarità degli alimenti, non può e non deve essere adottata.

Basarsi esclusivamente sulla quantità di calorie, grassi e zuccheri di un alimento non fornisce una valutazione complessiva della qualità dell’alimento in esame e rischia perfino di ottenere l’effetto contrario di quello desiderato, inducendo in errore il consumatore.

È diventato vitale quindi, anche per una regione come l’Umbria, ricordare alla Commissione la posizione di Confagricoltura e l’opposizione dell’associazione al Nutri-Score. Occorre sensibilizzare tutti i policy makers coinvolti nel processo decisionale dell’Unione europea, rimarcando come sistemi di etichettatura del tipo NutriScore non assolvono il compito loro assegnato dalla Farm to Fork, vale a dire aiutare i consumatori a scegliere cibi salubri.

Per Confagricoltura, come ribadisce Rossi, “è quindi il momento di agire e capitalizzare tutti gli sforzi fatti in questa battaglia coinvolgendo gli eurodeputati di altri Stati europei e facendo pressione sulla Commissione per scegliere un’etichettatura che non penalizzi l’Italia e di conseguenza anche l’Umbria”.

ESEMPIO e richiesta intervento dell’Antitrust

L’algoritmo utilizzato dal sistema NutriScore è discutibile perché non considera le porzioni consumate ma giudica gli alimenti solo su porzioni da 100g. Ad una bibita gassata, infatti, viene riconosciuto il bollino verde mentre all’olio di oliva, nella stessa quantità, viene attribuito il bollino rosso perché giudicato alimento pericoloso.

La catena Carrefour ha adottato il NutriScore in Italia prima che in Europa venga presa una decisione comune ed armonizzata e Confagricoltura per questo ha chiesto l’intervento dell’Antitrust che impone al gigante della Gdo francese di precisare sul packaging alcune AVVERTENZE su come “il sistema NutriScore è stato sviluppato in base ad un algoritmo e a valutazioni scientifiche non universalmente riconosciute e condivise”.

Secondo le argomentazioni difensive, il soggetto in questione era tenuto ad apporre l’etichetta semaforica su tutti i prodotti commercializzati dal gruppo sia in Francia che all’estero, in virtù della normativa francese.

Secondo Confagricoltura, l’etichettatura NutriScore può essere considerata una misura contraria ai principi comunitari, visto che, nell’ambito della strategia Farm to Fork, la Commissione europea intende adottare, entro la fine del 2022, una proposta per l’etichettatura nutrizionale fronte pacco obbligatoria e armonizzata.

Inoltre, il bollino in questione, segnala sempre Confagricoltura, potrebbe essere in contrasto con l’art. 34 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, in quanto idoneo a creare una indebita discriminazione tra prodotti che recano tale schema e quelli che ne sono privi o che ne utilizzano un altro determinando una alterazione della libera circolazione delle merci.

Confagricoltura aggiunge che il sistema NutriScore si basa su una metodologia di calcolo arbitraria che non offre adeguate informazioni ai consumatori in merito alle modalità di funzionamento, impedendo loro di valutarne autonomamente l’attendibilità. Infatti, l’algoritmo alla base della valutazione semaforica non incentiva i consumatori a compiere scelte alimentari sane, ma appare semmai idoneo a trarli in inganno in merito alle caratteristiche nutrizionali e salutistiche di un dato alimento.

Il punteggio NutriScore sarebbe inoltre il risultato di un algoritmo matematico che trascura alcuni parametri rilevanti dal punto di vista nutrizionale.

www.confagricolturaumbria.it