Cerca

Buone notizie per le imprese umbre della filiera del turismo massacrate da due anni di pandemia: la Giunta regionale dell’Umbria ha appena deliberato lo stanziamento di ulteriori risorse per sostenere le attività economiche che sono state più colpite dall’emergenza sanitaria ed economica.

Sul piatto ci sono 4.690.000 euro: andranno alle attività che nel 2020 hanno subito una riduzione di fatturato minima del 15% rispetto al 2019, come contributo a fondo perduto.

“Le ulteriori risorse impegnate dalla Regione sono importanti e diamo atto alla Giunta regionale di avere colto le esigenze delle imprese che, dopo due anni durissimi, hanno ancora bisogno di ossigeno per ripartire”, commenta a caldo il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni.

“Particolarmente significativa la scelta, da noi auspicata, di ridurre dal 30 al 15% la percentuale di calo del fatturato richiesta come requisito per accedere ai fondi: in questo modo si consentirà a molte imprese di accedere a ristori dai quali erano rimaste escluse anche per cifre irrisorie.

Siamo certi che la decisione della Giunta regionale, su proposta dell’assessore Paola Agabiti, sarà in grado di dare una spinta per la ripartenza a molte piccole imprese, con particolare attenzione a quelle che animano e rendono unici i nostri centri storici: le imprese della ristorazione, ma anche il piccolo commercio legato al turismo che ha enormemente sofferto gli effetti della pandemia, le attività artistiche ed artigianali. Sono tra i settori che più hanno patito gli effetti più duri dell’emergenza, che in alcuni casi ha costretto alla chiusura le imprese più fragili. Servivano misure di sostegno per consentire a chi è riuscito a sopravvivere di progettare il proprio futuro”.

In attesa dell’uscita del bando, Confcommercio Umbria si è già organizzata per assistere le imprese nella predisposizione e presentazione delle domande per ottenere il contributo a fondo perduto. Basta contattare l’Ufficio Bandi e Incentivi.

LA DESTINAZIONE DELLE RISORSE

690.00 euro andranno alle attività commerciali legate al turismo: commercio al dettaglio di oggetti d’arte e di artigianato, arredi sacri e religiosi, articoli da regalo e per fumatori, bomboniere, chincaglieria e bigiotteria, articoli per belle arti dei centri storici.

500.000 euro andranno a favore delle attività artistiche e artigianali localizzate nei centri storici, al netto di edilizia e impiantistica.

3.500.000 di euro andranno a favore delle imprese della ristorazione: una parte di queste risorse – 2.000.000 di euro – sono destinate alle imprese della ristorazione ubicate nei centri storici dell’Umbria.