“Per noi agenti di commercio, che abbiamo nell’auto un vero e proprio ufficio con una media di oltre 60 mila chilometri percorsi, l’aumento del carburante è un colpo grave, che si aggiunge ai molti che in questi ultimi anni si sono abbattuti sulla nostra categoria. Servono interventi urgenti di sostegno”: è l’appello di Sergio Mercuri, presidente di Fnaarc Umbria Confcommercio, l’associazione degli agenti di commercio. Rivolto alla Regione per chiedere ristori concessi ad altri settori e, tramite la Federazione nazionale, al Governo per misure più incisive di quelle già previste per arginare il caro carburanti.
“Per effetto dell’esplosione dei prezzi dei carburanti – spiega Mercuri in una nota -, oggi dobbiamo considerare un aumento dei costi tra i 4 e i 5 mila euro per le nostre attività, con i margini già assottigliati per l’aumento dei costi e la diminuzione delle vendite a causa della carenza di materie prime. Il tetto di deducibilità del costo dell’auto, 25 mila euro, è inoltre bloccato da tempo ormai immemorabile e non ci consente di acquistarne una green. La situazione è pesantissima: servono interventi urgenti di sostegno per la categoria a livello locale e nazionale. Agire in fretta sui costi del carburante e dell’energia è indispensabile ma i problemi degli agenti di commercio sono anche altri. Vediamo, tra l’altro, che i mercati si stanno nuovamente bloccando e si palesano i rischi legati agli approvvigionamenti. Bisogna agire in fretta per calmierare i costi, ma occorre anche ridare fiato e fiducia alle imprese attraverso interventi di sostegno e ristori mirati da parte della Regione. In questo momento le nostre preoccupazioni sono veramente tante”.