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Un “graduale miglioramento dei conti della sanità” umbra emerge dal Bilancio preconsuntivo 2021 che l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto ha illustrato alla Giunta attraverso una informativa, prima dell’invio dei dati al ministero dell’Economia e finanze. E’ stato spiegato che “il risultato complessivo evidenzia una potenziale perdita di esercizio per la quale è però necessario distinguere due componenti, quella ordinaria e quella legata all’emergenza sanitaria”.

“Per quanto riguarda la gestione ordinaria, grazie al progressivo efficientamento dei servizi e al processo di razionalizzazione della spesa avviato nonostante le difficoltà connesse alla pandemia – ha detto l’assessore – si è registrato nel 2021 un graduale miglioramento dei conti della sanità, il cui sbilancio è risultato in marcata riduzione rispetto alla media del quadriennio precedente (2017-2020) e al contempo, anche attraverso il ricorso al meccanismo del payback, consentito dalla Legge di bilancio, sarà possibile garantire il raggiungimento dell’equilibrio come nel 2020. È del tutto evidente come una gestione virtuosa dei bilanci sia fondamentale per investire nel settore della Sanità, fortemente penalizzato negli ultimi anni, e offrire pertanto servizi migliori al cittadino attraverso l’uso efficiente ed efficace delle risorse. È intenzione dell’Assessorato continuare nella sua azione di risanamento strutturale anche in relazione alla probabile fine del periodo pandemico e alla piena ripresa delle attività”.

Passando invece alla gestione straordinaria legata all’emergenza pandemica – si legge in una nota di Palazzo Donini – “si registrano ad oggi ancora delle criticità che al momento, stante le risorse disponibili a normativa vigente, lasciano presagire un disequilibrio dei conti”.

“Anche per la Regione Umbria, in linea con quanto rilevato a livello nazionale da tutte le Regioni – ha aggiunto Coletto – le risorse finanziarie destinate all’emergenza per l’anno 2021, si sono dimostrate largamente insufficienti rispetto all’entità e tipologia dei costi che il Servizio sanitario regionale ha sostenuto. Tale problematica vede attualmente coinvolti il Ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni, con particolare interessamento anche della Commissione Affari Finanziari”.