Prende il via sabato prossimo, 11 gennaio, a Palazzo Eroli di Narni il ciclo di incontro dal titolo “La parola obliqua. Una visione inattesa”, organizzato da Unitre, con la collaborazione di Comune e Archeoares. Il primo appuntamento di questa terza edizione sarà alle 16,30 con la conferenza “Sguardi: in tempo di guerra cos’è la pace?”, un dibattito sul concetto di pace come impegno, obiettivo e speranza. “Gli sguardi sono intesi come visioni inattese sul mondo”, dicono Antonio Fresa e Paola Samaritani, promotori dell’iniziativa. “In ogni incontro – spiegano ancora – si declinerà di volta in volta lo sguardo su tematiche precise, attraverso le voci di ospiti.
Ogni appuntamento sarà una possibilità per gettare una luce di taglio su argomenti che interessano la nostra vita pubblica e privata”. “La parola obliqua”, aggiungono gli organizzatori, ha l’obiettivo di costruire uno spazio condiviso e di confronto, riaffermando il ruolo centrale degli spazi pubblici nella promozione di cultura, dibattito e approfondimento”.
“È una grande soddisfazione vedere luoghi della cultura come Palazzo Eroli diventare spazi vivi e partecipati, dove i cittadini possono incontrarsi per condividere idee e prospettive. Questa terza edizione è la conferma del valore che questa rassegna ha saputo costruire”, dichiarano il Sindaco Lorenzo Lucarelli e l’assessore alla cultura Giovanni Rubini.
Il programma – Il 18 gennaio “Sguardi: il corpo”; il 25 gennaio approfondimento sulla memoria; il 1° febbraio “Storie di donne” tra letteratura, parola e narrazione. L’8 febbraio “Sguardi: Amministrazione della giustizia e sicurezza sociale”.