Una grande festa ha accompagnato questa mattina la riapertura al culto del Santuario francescano del Sacro Tugurio di Rivotorto dopo i lavori di restauro.
Un’intera comunità, centinaia di persone e le autorità sono state presenti a questo momento importante e di gioia.
Alle 11 monsignor Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, ha presieduto la messa alla presenza del Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, OFMConv, di Stefania Proietti, Sindaco di Assisi e Presidente della Regione Umbria, del Commissario per la ricostruzione senatore Guido Castelli, del vice sindaco Valter Stoppini, dell’assessore alla cultura Veronica Cavallucci, del consigliere provinciale e comunale Scilla Cavanna e del consigliere comunale Giuseppe Cardinali.
I lavori di restauro nel Santuario sono iniziati nello scorso febbraio per permettere il ripristino delle strutture dopo i danni causati dal terremoto del 2016 e hanno riguardato sia interventi strutturali che di restauro degli affreschi all’interno della chiesa.
Le risorse investite dalla struttura commissariale sono state un milione e 250 mila euro.
Il sindaco e presidente della Regione Stefania Proietti, nel suo breve intervento al termine della celebrazione eucaristica, ha parlato di “una profonda emozione tornare nel Santuario, al suo grande splendore, tornare a casa” e ha ricordato il lavoro eseguito all’indomani del sisma del 2016, con oltre 1100 sopralluoghi nel territorio.
Con commozione il sindaco ha citato i momenti di difficoltà e di apprensione, subito dopo le scosse, quando appena insediatosi ha dovuto far fronte all’emergenza.
“Essere riaccolti qui – ha poi detto la presidente Stefania Proietti con evidente commozione – è un miracolo ma è anche il frutto del lavoro e dell’ingegno dell’uomo. Ci siamo impegnati tutti, dal commissario ai tecnici e funzionari del Comune, della Regione, della Soprintendenza, per ricostruire edifici e chiese tenendo sempre a mente i criteri della prevenzione”.
Per il commissario Castelli “è stato un momento meraviglioso condividere la restituzione di una chiesa alla comunità perché è la dimostrazione che dal male, il terremoto, può nascere il bene. Ogni ricostruzione è camminare insieme, riparando ma anche prevenendo, solo così si possono risparmiare lutti e danni”.
I lavori sono stati progettati e guidati dall’ingegner Margherita Prosperi e dall’ingegner Marco Massucci sotto il coordinamento dell’ingegner Alberto Capitanucci per conto dello studio Mox Associati. Progettista architettonico e DL architettonico è stato anche l’architetto Massimo Berzetta. Responsabile Tecnico della Procedura Cav. Geom. Raoul Paggetta. I lavori sono stati eseguiti dalla ATI di imprese composta da Renaissance Srl e Tecnireco Srl.