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L’appuntamento con “La città degli immortali” è per domenica prossima 3 novembre alle 10 e 30, quando l’attore e autore Stefano de Majo, in collaborazione con il Comune di Terni e il direttore del cimitero Matteo Piccioni, darà ancora una volta il via alla tradizionale passeggiata teatrale nella Città degli Immortali.

Anche quest’anno, oltre al Teatro Acciaio di Stefano de Majo e al Comune di Terni, l’evento sarà coprodotto con l’aiuto dell’associazione Claudio Conti che proprio nel nome del giovane Claudio,  morto a soli 25 anni, ha promosso nel corso degli anni importanti iniziative a beneficio de “gli ultimi” e dei giovani, non solo a Terni ma anche in Africa, con la costruzione di scuole e ospedali onorando la memoria del giovane e talentuoso Claudio.

In quest’ottica l’associazione, guidata da Tomassina Ponziani, ha già collaborato in numerose occasioni con iniziative teatrali di Stefano de Majo, emettendo borse di studio e realizzando attività di laboratorio e spettacoli teatrali sul tema del recupero della memoria e della lotta alla dispersione scolastica.

Lo spettacolo  nel cimitero renderà vive voci e memorie di personaggi piccoli e grandi, vissuti in epoche e condizioni diverse, accomunati dall’aver lasciato un segno, un sorriso, un messaggio d’amore per chi è venuto dopo.

Si racconteranno imprese epiche di eroi, garibaldini e soldati, dai celebri fratelli Fratini e Farini fino al più decorato soldato italiano, Elia Rossi Passavanti, passando per gli ossari di militi senza nome e caduti in guerra e sul lavoro, come quegli operai che caddero nel 1883 per consentire il “varco della locomotiva”, come recita l’epitaffio della linea Terni-L’Aquila, quella stessa in cui di recente Stefano de Majo ha realizzato il Treno delle Fiabe.

Si visiteranno le tombe di Borzacchini e Liberati, di imprenditori come Alterocca, Taddei e Pazzaglia, letterati e studenti le cui menti ancora ci illuminano, da Vincenzo Pirro a Telesforo Nanni, fino a Torquato e Sergio Secci. E poi musicisti celebri nel mondo da Briccialdi a Falchi, da Casagrande a Sergio Endrigo, il professor Donatelli, luminare della cardiologia e  Cassian Bon,  fondatore dell’acciaieria.

Tanti personaggi diversi, tutti sepolti nel cimitero di Terni, tra tanti ternani meno famosi ma ugualmente cari alla tradizione popolare per i loro sorrisi o gesti discreti, come Ausilia e  Paolo Cabiati detto “Hashish”, Melone il trombettiere della Ternana e Maurizietto, veloce come il suo passo e rimasto a tutti nel cuore.

“Sarà ancora una volta un modo originale ma sentito di tornare a trovare le nostre radici – dice Stefano de Majo – e scoprire quanta vita risuoni dentro il nostro cimitero, che non è mica la città dei morti.  Qui vivono gli immortali”.