La Polizia di Stato di Perugia, sulla scorta degli approfondimenti investigativi svolti su delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell’Umbria, dott. Flaminio MONTELEONE, ha raccolto gravi indizi di reità a carico di un minorenne, residente a Foligno, ritenuto responsabile dell’omicidio di POSTIGLIONE Salvatore, dipendente di una società che si occupa di edilizia.
L’omicidio è stato consumato poco dopo le ore 6,00 a Foligno in Via Louviere, luogo che costituisce l’abituale ritrovo degli operai della suddetta ditta prima di raggiungere i cantieri edili di Perugia e Nocera Umbra, il 7 novembre scorso.
A suo carico il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell’Umbria ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e porto e detenzione ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile di Perugia e dal Commissariato di P.S. di Foligno, anche di natura tecnica, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico del minore. Nello specifico grazie alla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisiti, si è accertato che l’autore del delitto si è appostato nei pressi del luogo dove è avvenuta l’aggressione alla vittima per poi, al suo arrivo, compiere l’efferato delitto.
Successivamente, grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza, è stato ricostruito il tragitto di fuga del malvivente sino in piazza Ubaldi nel centro storico folignate, ubicata a circa 2 km dal luogo del delitto, dove l’indagato ha fatto perdere le proprie tracce. Gli accertamenti sui residenti della zona ha consentito di concentrarsi sull’odierno indagato le cui fattezze fisiche corrispondevano perfettamente a quelle dell’aggressore, travisato.
La perquisizione effettuata nella tarda serata del 09.11.2024, presso l’abitazione del minore, ha permesso di rinvenire e sequestrare gli abiti indossati dal soggetto in occasione dell’omicidio, le scarpe ancora intrise di sangue, un monopattino impiegato per recarsi sul luogo del delitto e per fare successivamente rientro presso la propria abitazione.
Il minore ha prestato attività lavorativa presso la stessa ditta edile sino allo scorso mese di ottobre. Sono in corso ulteriori approfondimenti relativi al movente alla base dell’omicidio comunque legati all’ambiente lavorativo. L’indagato deve presumersi innocente fino a sentenza definitiva di condanna.