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Neanche il tempo di predisporre alcuni trasferimenti disposti dal D.A.P. per alleggerire la gravissima situazione di sovraffollamento dei detenuti di media sicurezza che uno di questi, nella mattinata odierna, ha aggredito un agente colpendolo a tradimento con dei pugni al volto mentre lo stesso apriva il cancello di ingresso della sezione. L’intervento tempestivo di altro personale presente, ha scongiurato ulteriori conseguenze ma il collega ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso Ospedaliero, riportando una prognosi di 10 giorni.

Quasi contestualmente presso un altro reparto, un detenuto appartenente al circuito di Alta Sicurezza appiccava il fuoco a dei materassi innescando una situazione di rischio per l’intera sezione anche a causa dello sprigionarsi di fumi tossici, incendio prontamente sedato dal personale intervenuto sul posto.

Al collega ferito, va tutta la solidarietà del Segreterio Regionale del Sappe Fabrizio Bonino ed analogamente un plauso a tutto il restante personale della C.R. di Spoleto che con professionalità e spirito di abnegazione cerca di sopperire ad una ancora importante carenza organica ma soprattutto ad un quadro normativo, lo testimoniano le cronache quotidiane, assolutamente non idoneo alla odierna gestione delle carceri.

Il SAPPE esprime la vicinanza al collego ferito a SPOLETO ed a tutte le donne e gli uomini del carcere”, sottolinea il segretario generale SAPPE Donato Capece, “ma siamo davvero alla frutta: i detenuti rimangono impuniti rispetto alla loro condotta violenta e fanno quello che si sentono fare, senza temere alcuna conseguenza. Urgono contromisure per prevenire gli atti violenti ai danni dei poliziotti: lo stato comatoso dei penitenziari non favorisce il trattamento verso altri utenti rispettosi delle regole né tantomeno la sicurezza”. Il leader nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria rinnova “un appello forte e chiaro alle istituzioni chiedendo l’immediato intervento del D.A.P. e del Ministero della Giustizia. Il primo sindacato della Polizia Penitenziaria sottolinea la necessità di adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti reputando che soggetti come questi non meritino alcun tipo di beneficio. È necessario applicare l’art. 14 bis dell’Ordinamento Penitenziario e fornire al personale strumento adeguato alla propria difesa”.