Alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato sottoscritto oggi in prefettura il nuovo Patto per Perugia sicura.
Oltre al prefetto Armando Gradone a firmarlo sono stati la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, quella della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, e il sindaco Andrea Romizi.
Un protocollo, come ricordato, arrivato al suo sesto rinnovo, dopo il primo firmato nel 2008 con l’allora ministro Giuliano Amato.
La firma è avvenuta al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“Sono molto contento di questa giornata che ha visto una proficua sessione di lavoro” ha commentato a fine lavori il ministro. “Ringrazio per il contributo dato – ha aggiunto -, il sindaco e la presidente della Provincia e dai rappresentanti della magistratura molto qualificati che ci sono su questo territorio”.
Piantedosi ha poi ringraziato la presidente Tesei “per un rafforzamento ulteriore del quadro istituzionale” che, per il ministro, “in questo territorio è molto attivo e molto convergenze sui temi della sicurezza”. “Registro quindi – ha detto – un grande livello di integrazione sia tra le istituzioni locali che quelle dello Stato e apprezzo molto il ruolo che svolge da collettore di tutte le istanze la prefettura, con il prefetto Gradone, anche su questo territorio”. ”
Il patto si rinnova quindi – ha proseguito Piantedosi – nel solco di una collaborazione consolidata ma che cerca nelle sue rifiniture di dare un segno di rinnovata sinergia anche su iniziative come per i servizi più intensi di controllo del territorio sui quali daremo il nostro contributo, perché al di là del rafforzamento degli organici noi abbiamo anche dei meccanismi immobili di predisposizione del personale”. (ANSA)
M5S Umbria: “Emergenza sicurezza a Perugia dimostra il fallimento di dieci anni di governo della destra”
“Oggi il ministro Piantedosi è venuto a Perugia per ribadire insieme alla candidata sindaca di Fratelli d’Italia la classica retorica della destra sulla sicurezza che verrà puntualmente smentita dai fatti. Quando la destra parla di sicurezza ormai non ha più nessuna credibilità e i primi a sottolinearlo sono gli stessi cittadini, stufi delle solite promesse fatte in campagna elettorale, che sono state disattese”: lo dice il capogruppo M5s dell’Assemblea legislativa, Thomas De Luca, in una nota congiunta con la deputata Emma Pavanelli e la consigliera pentastellata del capoluogo, Francesca Tizi.
“L’amministrazione in carica, congiuntamente al governo regionale e nazionale, ha dimostrato – secondo De Luca – carenze nelle strategie di prevenzione e gestione, lasciando i cittadini esposti a una crescente insicurezza. A Perugia in particolare è plateale il fallimento sul rilancio di Fontivegge con annunci che si susseguono da oltre dieci anni e puntualmente ritornano in ogni campagna elettorale. Proclami per un’azione che purtroppo, a poche settimane dalla fine del secondo mandato dell’amministrazione comunale e a pochi mesi dalla fine del mandato della giunta regionale, non hanno visto ancora un risultato tangibile per la comunità. Anzi, quello che ci troviamo costretti oggi a sottolineare è come, da parte della Regione, siano stati tagliati i fondi in merito all’atto di programmazione in materia di sicurezza urbana rispetto a quanto avveniva diversi anni fa quando venivano portati avanti importanti progetti, molti dei quali in convenzione con l’Università”.
“Il degrado e l’abbandono – prosegue la nota del M5s – avanzano sempre di più nei quartieri periferici della città lasciando praterie per il proliferare della criminalità. Ormai la questione non è più confinata alla sola Fontivegge. Dalle fake news sui blocchi navali alla retorica sul controllo e sui sistemi di videosorveglianza, argomenti cavalcati in ogni campagna elettorale, la destra costruisce il terreno della sua propaganda facendo leva sulla paura delle persone. Riteniamo ci sia bisogno di un’altra idea di sicurezza basata su presidi di socialità e presenza delle persone, spazi di aggregazione dove residenti e famiglie possano riappropriarsi del loro quartiere e viverlo a pieno. Un problema che deve essere affrontato in maniera integrata, coinvolgendo gli aspetti che investono il campo sociale, il welfare, l’urbanistica. È questa – concludono – l’idea rilanciata da Vittoria Ferdinandi che il Movimento 5 Stelle appoggia convintamente nella corsa per la carica di sindaca della città. La passerella del ministro passerà, l’emergenza sicurezza creata dalla destra invece riverserà ancora i suoi effetti sulla città. Per fortuna, ancora solo per pochi mesi”.