Bilancio con il segno positivo quello appena concluso dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) della Sezione operativa territoriale dell’aeroporto internazionale “San Francesco d’Assisi” di Perugia che, insieme ai militari della Guardia di Finanza, presidiano le aree dedicate ai controlli doganali.
Sotto il profilo delle norme valutarie, nel corso di questi primi sei mesi del 2023 sono stati 59 i controlli effettuati che hanno consentito di accertare 4 infrazioni per la detenzione di valuta superiore al limite consentito (fissato dalla normativa a 10 mila euro), sanate contestualmente all’accertamento grazie all’istituto dell’oblazione che ha consentito di versare all’erario la somma di 8.290 euro.
Sotto il profilo extratributario i funzionari ADM hanno proceduto al sequestro di merce per violazione della proprietà intellettuale per un totale di 13 oggetti contraffatti, tra cui piumini, jeans e magliette di note griffe. Qualora immesse sul mercato avrebbero potuto fruttare fino a 10 mila euro di valore.
Rimane inoltre alta l’attenzione, grazie al costante impiego anche delle unità cinofile delle Fiamme Gialle, nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che conferma come quello dell’aeroporto di Perugia sia uno scalo fortemente presidiato: solo tre i casi in cui sono state sequestrate modiche sostanze di stupefacente detenute da passeggeri provenienti dall’estero.
I controlli di contrasto all’introduzione di tabacchi lavorati esteri (TLE) in eccesso rispetto alla franchigia hanno fatto registrare 5 infrazioni, con irrogazione di sanzioni amministrative per complessivi 4.633 euro e la confisca di 4,5 chili di tabacco convenzionale pari a 23 “stecche” di sigarette.
Ben 47 le infrazioni del Regolamento Unionale 206/2009 sul divieto di trasporto di prodotti alimentari di origine animale e vegetale. I funzionari ADM in questo semestre hanno provveduto a sequestrare e a mandare alla immediata distruzione 243 chili di prodotti alimentare (113 kg di carni, 130 kg di latticini e derivati) e 3,3 chili di piantine da semina. Si tratta di scorte di cibo personali, occultate nel bagaglio al seguito passeggeri, soprattutto in arrivo da Albania e Regno Unito, che stavano per essere introdotte nel territorio nazionale, cibo in stato di conservazione non idoneo al consumo umano o potenzialmente pericoloso per la trasmissione di pandemie animali.
Infine continua a registrare un grande interesse tra i passeggeri in partenza da Perugia il piccolo museo denominato “Casa del Falso”, nel quale sono esposti reperti di reato sequestrati nel tempo da ADM e GdF presso gli aeroporti di Perugia, Firenze e Pisa, nonché presso il porto di Livorno, insieme a particolari oggetti sequestrati dai Carabinieri forestali impegnati nel contrasto all’esportazione e commercio di specie di fauna e flora minacciate di estinzione in ottemperanza alla Convenzione di Washington denominata C.I.T.E.S. (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora). Il museo resterà chiuso per il corrente mese di luglio per i lavori di riqualificazione che stanno interessando tale zona aeroportuale.