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La Commissione d’inchiesta su criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose in Umbria, presieduta da Eugenio Rondini, ha ascoltato in audizione il questore di Terni Bruno Failla per avere un quadro della situazione ternana in materia di pubblica sicurezza e in riferimento ai temi di indagine della commissione stessa. L’audizione è stata chiesta dal membro ternano della commissione, Fabio Paparelli (Pd), all’indomani della pubblicazione dell’inchiesta del “Sole 24 ore” che ha stilato la classifica delle città italiane con il massimo incremento dell’indice di criminalità, che vedeva Terni ai primi posti di tale graduatoria.

Il Questore di Terni ha detto che “al momento non c’è riscontro di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, i dati spia ci danno la misura che grandi organizzazioni criminali non sono presenti o quantomeno non sono operative sul territorio. Discorso diverso quello sui redditi: negli ultimi anni ci sono stati arresti, interventi e sequestri di capitali. La criticità più evidente è il traffico di droga. Nell’ultimo anno sono state effettuate 9 operazioni a contrasto di associazioni a delinquere di chiara matrice internazionale, che hanno portato al sequestro di ingenti quantitativi di droga, come l’operazione che ha consentito di sgominare un’organizzazione pakistana con una base a Terni, dove sono stati rinvenuti 12 chili e mezzo di eroina e 700 grammi di cocaina. Altra operazione che ha mostrato la caratura internazionale di un’organizzazione straniera operante a Terni è quella che ha portato a sgominare un traffico di prostitute e trans gestito direttamente dalla Colombia, persone che dovevano pagare forti somme per liberarsi dalla loro condizione e costrette all’omertà più totale con forti minacce”.

La considerazione operativa che il Questore di Terni ha voluto condividere con la Commissione è sulla importanza della collaborazione con le forze dell’ordine da parte delle istituzioni e dei cittadini, questi ultimi possono farlo adesso anche in forma anonima con una app. “È importante – ha detto Failla – promuovere a tutti i livelli il rispetto della legalità e nel farlo serve l’aiuto di tutti. Per questo, oltre al contrasto allo spaccio di stupefacenti, dedichiamo tempo al lavoro con le scuole, con le associazioni cittadine, con i commercianti, per promuovere un’idea di divertimento fuori dall’uso di alcol e droghe, per lavorare tutti insieme verso l’obiettivo di poter dare ai giovani un’idea di socialità diversa”