In Umbria le persone anziane rappresentano un quarto della popolazione residente: sono infatti 228.572 i soggetti con più di 65 anni su un totale di 854.137 residenti, mentre gli over 55 sono 347mila, pari al 39,4% dei residenti. In termini di distribuzione di genere, prevale la componente femminile: questa la fotografia della popolazione umbra emersa nel corso della Conferenza regionale sulle politiche dell’invecchiamento attivo organizzata stamani a Perugia dall’Assessorato regionale alla Salute e alle Politiche sociali e al quale hanno preso parte la presidente della Regione, Donatella Tesei, l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali; Luca Coletto, il direttore regionale alla Salute Welfare, Massino D’angelo, il ricercatore dell’Irccs Inrca, Massimo Socci, rappresentanti dell’associazionismo e del Terzo settore, rappresentanti e funzionari delle amministrazioni comunali, delle Zone sociali, dei sindacati, nonché i tecnici delle diverse direzioni regionali.
“Nei prossimi anni – ha detto l’assessore Coletto – avremo risorse dedicate alle politiche per le persone anziane che proverranno da fondi diversi, ovvero 250.000 euro dal Fondo Regionale e 1.500.000 euro dal FSE plus e più in generale anche tutte le risorse del PNRR nelle Missioni 5 e 6. Ci sarà quindi la necessità di rendere la programmazione efficace ed efficiente, puntando su una governance unitaria per le politiche della terza età”.
“Tra le azioni della Regione è prevista l’attivazione di un Tavolo permanente di indirizzo strategico, di programmazione e di confronto che porti alla creazione di un Piano regionale sulle Politiche della Terza età che abbia la finalità di favorire una migliore omogeneità territoriale delle politiche. Per raggiungere questo nuovo obiettivo il contributo del Progetto di coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e condotto da INRCA -Istituto nazionale di ricovero e cura per anziani rappresentata oggi dal dott. Marco Socci, per la Regione Umbria è un’importante opportunità per mettere a sistema tutta l’esperienza acquisita negli anni e creare le basi per i nuovi interventi”.
Nel corso dell’incontro è stato fatto un focus sui nuovi interventi in materia previsti nella nuova legge ‘33/2023’, nota come legge delega sugli anziani, in vigore dallo scorso 31 marzo, promossa dal Senatore Franco Zaffini, Presidente 10/a Commissione Sanità Lavoro e Affari sociali del Senato, inoltre è stato evidenziato che le politiche sull’invecchiamento attivo nella Regione Umbria sono attuate in sinergia con gli Enti locali, l’associazionismo e la cooperazione sociale che hanno avviato attività nelle aree relative alla prevenzione, cura e benessere, cultura e tempo libero, scambio di esperienze fra generazioni, impegno civile delle persone anziane nel volontariato, alfabetizzazione informatica per colmare il divario digitale.
“La popolazione umbra vanta una forte percentuale di persone anziane – ha detto il direttore Massimo D’Angelo – ecco perché occorre coinvolgere tutti gli attori sociali per far sì che l’Umbria diventi un laboratorio di idee per lanciare un modello partecipativo per elaborare nuovi progetti che vedano come protagonista l’anziano”.
Per la presidente Tesei le politiche sull’invecchiamento attivo devono andare di pari passo a quelle della natalità: “Se da una parte va affrontato il tema dell’invecchiamento della popolazione puntando su interventi e progetti in questo ambito, dall’altro la Regione sta investendo risorse per sostenere le famiglie e per garantire sicurezza anche sul fronte del lavoro in modo da incentivare la scelta di diventare genitori”.