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3493 persone controllate, 5 indagati in stato di libertà, 215 servizi di vigilanza in stazione, 46 servizi di vigilanza a bordo treno con 90 treni presenziati, 16 pattuglie automontate lungo linea, 6 sanzioni amministrative elevate, 4 persone proposte ai provvedimenti di Polizia, 1 minore rintracciato.

Questi sono i risultati relativi all’attività svolta dagli Agenti Polfer nelle tre regioni di competenza del Compartimento Polizia Ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo nella settimana appena trascorsa e durante la quale una giornata è stata dedicata all’operazione di controllo straordinaria “Rail Action Day Active Shield” che ha visto impegnati 83 Agenti della Polizia Ferroviaria nei controlli preventivi ai viaggiatori presenti sui convogli e all’interno delle stazioni ferroviarie, 126 i treni controllati e 47 le stazioni attenzionate, 870 identificati e 249 bagagli controllati.

Rail Action Day Active Shield, è stata pianificata dall’Associazione di Polizia Ferroviaria e dei Trasporti Europei, a cui ha aderito il Servizio Polizia Ferroviaria, disponendo su tutto il territorio nazionale una serie di potenziati servizi preventivi di controllo a viaggiatori presenti a bordo dei convogli e ai bagagli, interessando anche l’interno delle stazioni ferroviarie.

L’attività di controllo, che si è svolta nelle 3 regioni di competenza del Compartimento Polizia Ferroviaria Marche Umbria e Abruzzo, in alcuni casi anche con la collaborazione delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo, è finalizzata ad accrescere il livello di sicurezza nelle infrastrutture ferroviarie ed è stata ottimizzata dall’utilizzo dei metal detector e degli smartphone in dotazione alle pattuglie, che consentono la verifica in tempo reale dei documenti.

Una curiosità, a Foligno gli operatori della Sezione Polfer sono stati attirati da un forte cinguettio proveniente dalla massicciata del primo binario dello scalo ferroviario ove è stato trovato un rondone adulto, evidentemente ferito, che non riusciva a prendere il volo. Dopo aver verificato che non vi fossero convogli in arrivo o in partenza, gli operatori hanno preso l’animale e lo hanno portato negli uffici Polfer. Contattati gli Enti regionali preposti alla protezione degli uccelli, che hanno fornito indicazioni tecniche sul da farsi, l’animale è stato sfamato, abbeverato e dopo poco lasciato libero di spiccare il volo sui cieli del folignate.