La bomba d’acqua che ieri pomeriggio ha colpito Assisi e Bastia Umbra è durata 12 minuti e ha scaricato 220 millimetri di acqua.
Le zone maggiormente interessate sono state Armenzano, Costa di Trex, Pian della Pieve, Tre Fossi, Santa Maria di Lignano, Ponte Santa Croce nell’area del Bosco di San Francesco, ponte San Vittorino.
Il Tescio è esondato in più punti, in particolare a Pian della Pieve e a valle nella zona del Bosco di San Francesco, invadendo i campi e aree limitrofe e trasportando con sé tronchi e alberi. Poi la piena si è riversata su Bastia.
Un’esondazione del Tescio di tale portata non si verificava da almeno 60 anni, fa sapere il Comune.
Tanta paura, ma non ci sono state conseguenze per le persone e i danni alle cose si limitano ad alcuni allagamenti dei piani bassi di alcuni edifici. Ci sono frane e smottamenti localizzati su strade comunali che costeggiano il torrente. Ci sono ingenti danni alle aree dove il fiume ha esondato e per smottamenti in montagna in particolare alle strade. Hanno retto bene i tratti che erano stati messi in sicurezza recentemente da Anas e Comune.
Subito dopo la bomba d’acqua sono andate in tilt le comunicazioni telefoniche nel raggio di chilometri, mettendo in isolamento oltre mille persone. Le linee sono state ripristinate questa mattina.
In mattinata sono in corso i sopralluoghi dei tecnici della Protezione civile regionale e del Comune, insieme al sindaco Stefania Proietti, che sono rimasti fino alle una di notte sulle zone interessate.
Sempre dalla scorsa notte i tecnici della Provincia stanno lavorando alla rimozione dei detriti che sono defluiti in seguito ai temporali. I sopralluoghi in corso servono per verificare i danni e quantificarli. Eventuali segnalazioni vanno fatte al numero del comando della polizia locale 075/812820.
Il sindaco già ieri pomeriggio aveva convocato il Comitato organizzativo comunale per fronteggiare l’emergenza e prestare la prima assistenza. In serata anche il prefetto di Perugia Armando Gradone e il questore di Perugia Giuseppe Bellassai si sono recati ad Assisi presso il Coc per constatare la situazione.